Wanna Marchi e Stefania Nobile alla guida di un Lamborghini da 250 mila euro: gli affari in Albania e il "tesoretto" delle televendite

La regina delle televendite e la figlia sono tornate definitivamente libere a fine 2015

Wanna Marchi e Stefania Nobile alla guida di un Lamborghini da 250 mila euro: gli affari in Albania e il "tesoretto" delle televendite
Wanna Marchi e Stefania Nobile alla guida di un Lamborghini da 250 mila euro: gli affari in Albania e il "tesoretto" delle televendite
di Luca Uccello
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Aprile 2024, 20:37

Cosa ci fanno Stefania Nobile e Wanna Marchi su una Lamborghini da quasi 250 mila euro in giro per Milano? Se lo chiedono in tanti dopo aver visto il servizio fotografico pubblicato dal settimanale Diva e Donna. La regina delle televendite e la figlia, tornate definitivamente libere a fine 2015, oggi fanno affari in Albania, gestendo alcuni locali. Quando sono in Italia, spesso si possono incontrare per Milano come è capitato al paparazzo del settimanale.

Wanna Marchi e Stefania Nobile sulla Lamborghini

Foto che mostrano madre e figlia sempre sorridenti mentre fanno un carissimo rifornimento al loro Suv, un Lamborghini Urus color scuro. «Un lussuoso bolide che sul mercato oggi vale 243mila euro, accessorio più, accessorio meno». In questi anni non si sono mai pentite, nonostante la condanna a 9 anni e sei mesi per associazione a delinquere e truffa aggravata. Ma grazie alle televendite a quanto pare hanno messo da parte un vero e proprio tesoro.

E quel che ne è rimasto hanno deciso di investirlo oltre il Mar Adriatico.

Il mancato pentimento

E a proposito di mancato pentimento, nemmeno dopo tanti anni e tante famiglie rovinate, qualche tempo fa, Stefania Nobile rilasciò queste dichiarazioni: «Non mi pare che lo Stato abbia smesso di far giocare i cittadini ai numeri del Lotto. Eppure, conosco gente che in quel modo ha perso la casa. Se non fa un passo indietro lo Stato, non vedo perché Wanna Marchi dovrebbe pentirsi. E poi, se si trattava davvero di persone che si sono indebitate, come mai all’epoca riuscirono a pagare 300 milioni di lire a un mago? L’Italia ci odia ma noi abbiamo pagato il nostro debito con la giustizia e non abbiamo paura di nessuno. Se il diavolo ci incontra, si sposta». Ora, con questo potente Suv, possono anche sorpassarlo.

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