Patto tra Comune, quartieri e centri sociali
La cura del verde pubblico passa di mano

Patto tra Comune, quartieri e centri sociali La cura del verde pubblico passa di mano
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Maggio 2014, 23:09 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 09:31
PORTO SANT'ELPIDIO - Il verde costa e il Comune si affida ai volontari. Centri sociali e quartieri si sono fatti avanti. L'unione fa la forza. Il comune spende meno e Porto Sant'Elpidio sarà più pulita da ora in avanti. Merito dell'accordo tra amministrazione comunale, associazioni di quartiere e centri sociali.

Di spazi verdi da ripulire ce ne sono tanti: 92 zone segnate sulla cartografia presentata ieri alla stampa. E se due anni fa l'esperienza prese il via con i quartieri San Filippo e Cretarola, un anno fa si aggiunse il centro sociale anziani di Villa Murri, quest'anno ci sono tutti. Anzi, sono stati proprio i quartieri a lanciare la loro proposta al sindaco.

Di conseguenza ci sono stati incontri tra amministrazione e associazioni. Risultato: ciascuna di queste, con attrezzi specifici da acquistare (il comune contribuisce alla spesa) terrà pulita la propria area di competenza. "Ci troviamo sempre a dover tirare da una parte all'altra una coperta corta - esordisce il sindaco Nazareno Franchellucci in conferenza stampa, dove è stata illustrata la convenzione con i quartieri e i centri sociali per la gestione del verde pubblico -. Abbiamo poche risorse da destinare alla cura del verde. Fortunatamente a Porto Sant'Elpidio viviamo una situazione straordinaria, in cui agglomerati di cittadini si danno da fare per qualunque cosa. Il comune interviene con un rimborso spese per chi deve acquistare gli attrezzi per pulire le loro aree. Così la città è più pulita e la manutenzione del verde pubblico costa meno, grazie ai volontari" conclude Franchellucci.

"Questa convenzione è una novità assoluta - aggiunge l'assessore ai lavori pubblici Peppino Buono - straordinario che tutte le associazioni abbiano aderito e, chi aveva fatto l'esperienza in passato, abbia deciso di ampliare la portata di intervento". "Partendo dallo Statuto delle associazioni, che prevede interventi di manutenzione, abbiamo studiato il modo di dare una risposta concreta e totalitaria al paese. Contribuiremo per le spese mettendo a disposizione un budget utile ad acquistare decespugliatori e quant'altro sarà necessario" l'assessore comunale anche con delega al rapporto con i quartieri Monica Leoni. C'è anche chi, per far risparmiare il comune, si è fatto prestare la falciatrice da un vicino di casa, come Pierluigi Lamponi, quartiere Fonte di Mare. E c'è chi è soddisfatto ancora prima di partire perché "l'amministrazione spende meno - dice Gaetano Pieroni, La Corva - e noi contribuiamo al decoro del paese".
© RIPRODUZIONE RISERVATA