PORTO SANT’ELPIDIO - In città il problema parcheggi si pone all’area Fim perché non si può arretrare la recinzione, come il Comune aveva prospettato. Fresca di ieri la lettera della proprietà al sindaco, al suo vice e alla dirigente comunale nonché alla Provincia, alla Regione e alla Soprintendenza. Il progetto di bonifica approvato in variante prevede la rimozione di terreni contaminati e per fare la bonifica sono state attrezzate delle aree che non possono essere toccate. Niente arretramento, quindi. Intoccabili non solo il piazzale nord, l’area ex demaniale (ora comunale e interessata ai parcheggi) il piazzale con la Cattedrale, il lato ferrovia, corridoio e area pavimentata con gli impianti. Prima la bonifica, così come prevista dal progetto approvato. Solo alla fine si procederà al collaudo e alla restituzione dell’area comunale.
Questo dice la proprietà in riferimento a 15.760 metri cubi dove non possono esserci interferenze perché è allestito un cantiere.
«Dunque non restituiscono nulla, anzi, a differenza di quanto detto dai dirigenti in Consiglio quando abbiamo presentato l’emendamento e Marcotulli la mozione, l’area pubblica sarà restituita al Comune solo a fine bonifica perché ci sono attrezzature e installazioni necessarie alla bonifica. Questo è un danno, in termini di sicurezza stradale e di immagine turistica. Almeno paghino per usufruire dell’area finalizzata a una bonifica che obbligatoriamente dovrebbero fare. Il nostro esposto alla Corte dei Conti conterrà quest’ultimo amaro capitolo. Non capisco come il sindaco non possa sentirsi mortificato, frustrato come cittadino e rappresentante della città, di fronte alla protervia di chi è in debito con la comunità elpidiense».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout