Partono i lavori per gli chalet
Sacchi per fermare l'erosione

Partono i lavori per gli chalet Sacchi per fermare l'erosione
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Venerdì 12 Settembre 2014, 21:33 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 11:16
PORTO SANT'ELPIDIO - ​Incontro in Comune tra amministrazione e balneari per decidere sui sacchi da mettere davanti agli chalet. Stamattina sarà approvato il progetto definitivo, seguiranno la comunicazione in Regione e l'approvazione del progetto esecutivo. I lavori saranno avviati prima di fine mese, tra il 22 e il 26 settembre. Entro metà ottobre saranno stati posizionati i 950 sacchi di un metro e 20 centimetri di altezza ciascuno, una prima fila. Si coprono 900 metri lineari di costa, 160 metri alla Risacca e il resto sul litorale Faleriense, da Sud alla Fim, esclusi casotti dei pescatori e spiaggia libera. Si mitiga l'effetto dell'erosione, in attesa delle scogliere. Il materiale di riempimento viene prelevato a ridosso della battigia. I balneari dicono la loro.



Preoccupazione diffusa è che un sacco di un metro e 20 servirà a poco per le strutture più danneggiate dalle mareggiate. Ideale sarebbe avere più sacchi da mettere uno sopra l'altro. In itinere si capirà come meglio procedere, sulla base anche dei soldi a disposizione. "Da me le onde sono arrivate un metro sopra al piano dello chalet, basterà un metro e 20 a proteggere la struttura?", chiede Noris Recanati, Saxa Beach. Alberto Monelli della Risacca ha già parlato con Tessilbrenta che li produce e David Rossetti che li posiziona e dice: "Ideale sarebbe mettere tre sacchi, uno sopra l'altro, sotto il più piccolo".



Intanto il sindaco Nazareno Franchellucci riferisce del protocollo d'intesa firmato con Senigallia e Montemarciano per le risorse da destinare a progetti comuni in contrasto al fenomeno dell'erosione. L'assessore alla Difesa della costa Annalinda Pasquali fa sapere che è stata chiesta alla Regione la variante al piano di costa propedeutica al prossimo intervento e dice: "Siamo in attesa di una risposta". Si pensa alle scogliere perché, come ha detto durante l'incontro uno dei balneari, "gli chalet non vivono senza spiaggia".




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