Il T-Red multa un automobilista passato con il rosso, il giudice di pace lo assolve. Ecco perché

Il T-red installato sulla statale Adriatica a Porto San Giorgio
Il T-red installato sulla statale Adriatica a Porto San Giorgio
di Laura Meda
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Martedì 9 Marzo 2021, 05:45

FERMO - Quante volte capita di essere incolonnati al semaforo nella corsia sbagliata sulla statale Adriatica? In questo caso, se ci si trova di fronte a un T-Red o semaforo intelligente, come quelli installati fra mille polemiche negli anni scorsi a Porto San Giorgio, il destino è segnato. Il semaforo scatta la foto e la sanzione arriva dritta a casa.

 
Il cambiamento
Ora però qualcosa è cambiato. Secondo il giudice di pace di Fermo, il veicolo che, pur essendosi canalizzato nella corsia con il rosso, abbia invece proseguito la marcia nella direzione del verde, non può venire sanzionato, perché, di fatto, la violazione contestata, il passaggio con il rosso, non c’è stata. L’importante decisione è arrivata lo scorso 24 febbraio su un ricorso presentato da parte di un professionista della zona, Giuseppe Coccia, incappato proprio nella sanzione del T-Red. La loro attivazione ha fatto discutere e spesso gli automobilisti hanno protestato invano. «Ma io – racconta l’uomo – non sono passato con il rosso». Il fatto specifico risale all’8 ottobre 2020, l’incrocio è quello della zona nord di Porto San Giorgio, tra la Statale Adriatica e via Milano.

«Semplicemente – spiega ancora Coccia – ero ripartito da un negozio posto dal lato opposto del semaforo, mi hanno fatto passare e mi sono immesso nella fila sbagliata, quella, per intenderci, dedicata alla svolta.

Io però dovevo andare dritto così ho aspettato il verde e sono passato. Peccato che in quel momento fosse rosso l’altro semaforo, quello della svolta. Una situazione particolare dunque, che di certo il T-Red non è in grado di capire ma che si evince chiaramente dalle foto. Ha spiegato la questione ai vigili sangiorgesi? «Certo, ho anche presentato un provvedimento in autotutela ma non hanno voluto sentire ragioni. Così mi sono dovuto rivolgere al giudice di pace». Coccia, assistito da un’associazione, ha dovuto spendere oltre 250 euro per il ricorso, la sanzione sarebbe stata di circa 180 euro.


La battaglia
Ne è valsa la pena? «Per me sì – risponde soddisfatto il professionista – io l’ho fatto per principio, il giudice ha capito e mi ha dato ragione, spero solo che questa sentenza possa essere di aiuto ad altri automobilisti. E perlomeno così non perdo i punti, due errori di questo genere e si rischia la patente, una cosa senza senso, bisogna sanzionare le vere infrazioni che creano pericoli, non queste piccole cose». Un caso destinato a far discutere anche perché fin dall’inizio automobilisti e motociclisti hanno contestato l’eccessiva fiscalità del T-Red.

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