Porto San Giogio, «Rifiutata la postepay a un migrante nigeriano». ​Il movimento “Dipende noi” torna alla carica sul caso

Porto San Giogio, «Rifiutata la postepay a un migrante nigeriano». Il movimento “Dipende noi” torna alla carica sul caso
Porto San Giogio, «Rifiutata la postepay a un migrante nigeriano». ​Il movimento “Dipende noi” torna alla carica sul caso
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Mercoledì 19 Aprile 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 12:53

PORTO SAN GIORGIO - Nelle settimane scorse il Movimento di impegno civile “Dipende da noi” ha denunciato l’esistenza di numerosi casi sul territorio regionale relativi al rifiuto da parte di Poste Italiane di aprire conti correnti o postepay a cittadini nigeriani regolarmente soggiornanti.

«Chiunque si rende immediatamente conto - rimarca Alessandro Fulimeni per il Tavolo delle persone migranti - che questa disparità di trattamento rispetto agli altri cittadini costituisce un fatto gravissimo che offende la dignità di tutti». Lo stesso Fulimeni, da sempre in primo piano sul fronte dell’accoglienza, ricorda anche la norma secondo la quale si sanziona «il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio o la persona esercente un servizio di pubblica necessità che nell’esercizio delle sue funzioni compia od ometta atti nei riguardi di un cittadino straniero che, soltanto a causa della sua condizione di straniero o di appartenente ad una determinata razza, religione, etnia o nazionalità, lo discriminino ingiustamente».

La precedente replica

Un caso che aveva tenuto banco, tanto che Poste Italiane aveva replicato in un comunicato non negando l’esistenza di questa situazione ma limitandola a “casi isolati”, e sottolineando come fossero rispettati i requisiti previsti dalla normativa per l’apertura dei conti correnti. «Ora, al di là del fatto - si replica per “Dipende da noi” che un comportamento illegittimo è tale indipendentemente se viene reiterato poco o spesso, e che quindi anche casi isolati non possono trovare giustificazione alcuna, dobbiamo contraddire Poste Italiane sul punto dei casi che sono tutt’altro che isolati», Fulimeni ricorda infatti che «continuano a ripetersi e sempre a danno di cittadini nigeriani.

Solo per citare l’ultimo episodio di cui siamo a conoscenza, nel pomeriggio di venerdì scorso, l’ufficio di via Mazzini a Porto San Giorgio ha rifiutato l’apertura della postepay ad un cittadino nigeriano, che, ospite in un locale progetto di accoglienza, ne aveva formulato richiesta accompagnato allo sportello da un operatore sociale. Torniamo quindi a chiedere a Poste Italiane di porre fine ad una prassi priva di base legale e di adempiere senza ulteriore indugio ai dettami del Testo unico. Continueremo in questi giorni a monitorare una situazione con ogni evidenza non solo illegittima ma indecente e auspichiamo».

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