Autovelox, ora crescono i controlli nel Fermano. Monitoraggio sulle strade a rischio: ecco quali

Autovelox, ora crescono i controlli. Monitoraggio sulle strade a rischio
Autovelox, ora crescono i controlli. Monitoraggio sulle strade a rischio
di Domenico Ciarrocchi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Aprile 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:51

FERMO Controlli con l’autovelox e multe, la protesta dell’automobilista riportata ieri dal nostro giornale riaccende l’attenzione sui controlli. Spesso si parla di vere e proprie trappole disseminate lungo le strade anche se, in realtà, i posti di blocco sono sempre segnalati in precedenza e, in alcuni casi, i cittadini vengono informati tramite le pagine Fb dei Comuni. Questo avviene, ad esempio, per il Comune di Pedaso che inserisce sulla propria pagina la data e l’ora dei controlli, oltre ovviamente alla strada. In questa zona le verifiche sono numerose e i punti a rischio sono sulla Statale, nel tratto fra Porto San Giorgio e Marina di Altidona, all’altezza della stessa Marina di Altidona e sulla Valdaso.

 



Altre strade calde su questo fronte sono lo “stradone” che da Porto San Giorgio sale verso Fermo, con controlli della polizia locale di Porto San Giorgio soprattutto nei pressi del viadotto dell’A14, e la Mezzina.

Negli anni scorsi era diventato un vero e proprio incubo il tutor che era stato posto sulla stessa arteria, ma attivato dalla Provincia. In sostanza calcolava la velocità media di chi scendeva da Fermo verso la costa e in tanti finivano nella rete.

Servizio disattivato

Il servizio è poi stato disattivato, anche se a rimpinguare le casse dei Comuni ci sono oggi i sistemi di rilevamento all’altezza dei semafori, con i temuti T-Red che hanno debuttato fra le polemiche negli anni scorsi a Porto San Giorgio e che poi hanno conquistato anche Porto Sant’Elpidio (sulla Statale all’altezza degli incroci per la Corva e piazza Dante) e Fermo (sempre sulla Statale all’incrocio per Casabianca). Ma a suscitare la protesta dell’automobilista era stato soprattutto il costo della notifica: in sostanza doveva pagare quasi 30 euro per l’eccesso di velocità e 21 per coprire i costi della notifica (che sono aumentati lo scorso anno) e del rilevamento tramite l’apparecchio elettronico. Come dire: oltre al danno, la beffa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA