Porto San Giorgio, contesta la multa dell'autovelox e crea un precedente. «Quel cartello è sbagliato»

Porto San Giorgio, contesta la multa dell'autovelox e crea un precedente. «Quel cartello è sbagliato»
Porto San Giorgio, contesta la multa dell'autovelox e crea un precedente. «Quel cartello è sbagliato»
di Serena Murri
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Venerdì 23 Settembre 2022, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 19:54

PORTO SAN GIORGIO - Recapitata multa per eccesso di velocità ma il conducente la ritiene errata e la contesta. È accaduto nel comune di Porto San Giorgio, dove il conducente dell’auto alla quale è stata assegnata la sanzione, ha manifestato rimostranze ai vigili, chiedendo l’annullamento della multa. I vigili: «Faccia ricorso».

Una vicenda che potrebbe però diventare un precedente per altri automobilisti sanzionati. Il verbale risale a quest’estate, lo scorso 13 luglio alle 10.38, sanzione che è stata recapitata all’automobilista la scorsa settimana per eccesso di velocità. Il conducente della vettura oggetto della salata sanzione, ha richiesto «l’annullamento del verbale -ha spiegato Luigi Lautizi- in quanto il cartello indicante la scritta controllo elettronico della velocità non può essere presente nel tratto di strada indicato. Tra l’altro, la multa non è stata rilevata sulla SP 239 al km 00+333 direzione Fermo come erroneamente indicata nel verbale, si tratta invece di una strada comunale di indice F dove la pattuglia avrebbe dovuto fermarmi e avrei potuto contestare al momento. La sanzione recita inoltre che il cartello fosse posto a 400 metri dalla postazione temporanea, cosa che non è vera».

L’automobilista, vedendosi recapitare la contravvenzione, ha deciso di contestarla perché sostiene che vi siano errori sostanziali «il più evidente -ha spiegato Lautizi- è che il cartello, che avverte delle rilevazioni di velocità dovrebbe trovarsi 400 metri prima del dispositivo, cartello che invece non c’era». Il veicolo, proveniente da Porto San Giorgio, si è diretto verso Fermo ed infatti l’auto veniva fotografata frontalmente. «Secondo me -ha fatto presente Lautizi- è evidente che l’autovelox fosse stato disposto per fotografare le auto che procedevano in direzione ovest-est e non il contrario. I vigili hanno fatto copia incolla dell’immagine -sostiene- sulla corsia opposta. Ho chiamato i Vigili facendogli presente l’errore e chiedendo di annullare la sanzione ma mi è stato risposto di fare ricorso».

Si tratta di una multa da 197 euro con 3 punti della patente decurtati che indica che l’automobilista superava la velocità limite di 13 chilometri orari. «Ho contestato che non vi fosse il cartello che segnalasse i controlli -ha ricordato Lautizi- a 400 metri.

Tra l’altro, se un’autovettura viene fotografata frontalmente non credo si possa stabilire se abbia superato la velocità. Inoltre il garante sostiene che senza il posizionamento del cartello, l’autovelox sarebbe nullo. Il fatto è che se nessuno contesta mai, loro fanno cassa. Mentre invece tutte le multe come la mia sarebbero da annullare, anche per quelli che provenivano da Fermo. Ci sono anche altre incongruenze - conclude - Lautizi- come i chilometri ai quali da verbale risulta essere la vettura, secondo i miei calcoli si trovata 15 metri più indietro, di conseguenza devono aver sbagliato anche a rilevare la velocità».

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