MONTEGRANARO - Ha un nome e un volto il corpo ritrovato nel primo pomeriggio di lunedì nelle campagne lungo la vallata del fiume Chienti. Si tratta del quarantottenne Marco Belmonte, nato a Roma e residente a Montegranaro. Dal profilo Facebook risulta che lavorasse dall’aprile dello scorso anno per il Cosmari, l’azienda di raccolta dei rifiuti la cui sede principale si trova a Tolentino.
La salma era stata avvistata da alcuni pastori in transito a ridosso delle sponde corso d’acqua, pronti ad allertare la centrale operativa dei carabinieri.
Ma già l’altro pomeriggio, malgrado lo stato di decomposizione del corpo, si era ipotizzato che la vittima fosse Belmonte: gli inquirenti, passando al setaccio l’area, nelle zone adiacenti il luogo del ritrovamento si erano imbattuti in alcuni indumenti, il cellulare e l’auto della vittima, una Smart. La scomparsa di Belmonte era stata comunicata alle autorità dalla sorella che aveva presentato la denuncia in Questura a Macerata negli ultimi giorni dello scorso mese di maggio, momento in cui furono allertati gli agenti per avviare le prime ricerche. Tante, dunque, le incognite risolte dagli investigatori nell’arco di una giornata, con il caso pressoché delineato. Resta il dubbio su cosa ci facesse Belmonte praticamente seminudo (indossava solo le mutande) sulle sponde del fiume.
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