A Montegiorgio posti letto raddoppiati e più assistenza a casa, l'Ast accelera sul presidio per la Valtenna

Posti letto raddoppiati e più assistenza a casa, l'Ast accelera sul presidio per la Valtenna
Posti letto raddoppiati e più assistenza a casa, l'Ast accelera sul presidio per la Valtenna
di Marina Vita
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Marzo 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 14:23

MONTEGIORGIO - A che punto è l’intervento di miglioramento sismico ed efficientamento energetico dell’ex ospedale di Montegiorgio, finanziato dalla Regione con 4 milioni di euro con fondi del sisma? E, soprattutto: il nuovo contenitore di quali contenuti sarà riempito? Cioè quali sono le prospettive future della struttura in termini di ampliamento dei servizi sanitari a vantaggio di tutto il territorio della Media Valtenna per cui questo plesso è stato sempre strategico?


Le questioni


Le domande le ha poste il sindaco di Montegiorgio Michele Ortenzi al commissario dell’Ast fermana Roberto Grinta che, ieri mattina, duurante un incontro a Montegiorgio, ha tenuto a fare il punto della situazione insieme ai suoi collaboratori. «Parto dal presupposto - ha risposto Grinta - che siamo in giro sui territori per capirne le esigenze ed avere dei feedback. Le grandi strutture presenti debbono avere un ruolo fondamentale nel servizio da dare ai cittadini».


L’obiettivo


«A Montegiorgio - ha ribadito - riporteremo il reparto di Cure intermedie (i pazienti da circa un anno sono stati trasferiti proprio a Montegranaro per agevolare l’intervento per i lavori in corso, ndr) raddoppiando i posti letto da 20 a 40 perché le esigenze sono cresciute. Come sono cresciute le attività ambulatoriali nel 2022. Sono 26.330 le prestazioni totali con un incremento del + 89% della cardiologia, +80% dell’oculistica, +50% dell’ostetricia e ginecologia, +34% l’urologia, +22% la diagnostica per immagini, +10% l’odontostomatologia. Trend delle prestazioni in crescita che si sta replicando anche quest’anno». 


L’impegno


«Non solo - ha aggiunto il coordinatore di sede Ataviano Manfredi- da noi sono anche in arrivo nuovi specialisti, un dermatologo e l’ampliamento dell’attività cardiologica con una nuova dottoressa. Sono molto soddisfatto di come sta procedendo il nostro servizio di assistenza domiciliare integrata. Sviluppare il territorio significa collaborare e alleggerire il pronto soccorso di Fermo». Su Montegiorgio nel 2022 non sono mancati investimenti per circa 80mila euro in nuove tecnologie, come sottolineato a sua volta dall’ingegnere clinico Elisa Bitti: «Abbiamo acquistato un nuovo ortopantomografo digitale che ha sostituito quello precedente ormai vetusto.

Per il potenziamento della Radiologia c’è un nuovo teleradiografo, un nuovo ecografo che mancava, poi anche la sostituzione dell’elettrocardiografo che ha migliorato le prestazioni diagnostiche cardiologiche. Per il futuro imminente stiamo già parlando e lavorando per ottenere finanziamenti per la telemedicina, una delle componenti del Pnrr, ma soprattutto la medicina del futuro». Gioca al rialzo anche il direttore del Servizio professioni sanitarie, Renato Rocchi: «Oltre al remodelling tecnologico che continuerà negli anni, sono in arrivo anche altre due novità: nelle prossime settimane l’Adi (Assistenza domiciliare integrata) diventerà H12, cioè attiva da mattino a sera (attualmente il servizio è solo antimeridiano)».


Il momento


«Quando sarà completato l’iter di acquisizione delle risorse necessarie, la sperimentazione dell’infermiere di comunità e famiglie. Questo per prendere in carico le persone più fragili del territorio con un modello sempre più specialistico e di prossimità». Ed è proprio questo che il presidio di Montegiorgio dovrebbe fare, secondo il direttore del Distretto Diego Illuminati. «Gestire H12 - ha detto - la cronicità dei tanti anziani, prendere in carico i disabili cronici. Erogare servizi ambulatoriali eccellenti, riportare, come ha chiesto il sindaco Ortenzi, all’interno dell’ospedale i medici di base».


Il territorio


Un tentativo di assorbire i medici di base del territorio all’interno dell’ospedale fu esperito alcuni anni fa, ma non andò a buon fine. A detta del sindaco Ortenzi, ci sarebbero già stati contatti e pare che ora l’accordo possa concretizzarsi. Non resta che da capire quando si concluderà l’intervento sulla struttura. Su questo riferisce il direttore dell’Ufficio tecnico dell’Ast, Alberto Franca: «I lavori sono iniziati il 7 novembre del 2022, non subito perché prima è dovuta intervenire un’altra ditta per bonificare l’amianto dalle canne fumarie. La scelta di eseguire i lavori senza bloccare l’erogazione dei servizi impatta un po’ sui tempi di esecuzione, che comunque da contratto sono di 274 giorni totali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA