Fermo, auto rimossa e taxi assenti
Firenze indigesta per Di Ruscio

Saturnino Di Ruscio
Saturnino Di Ruscio
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 17:24
FERMO - Il cartellino rosso, a partita finita, è arrivato fuori dallo stadio Franchi di Firenze. Destinatario: Saturnino Di Ruscio, sugli spalti insieme alla figlia per il big match Fiorentina-Juventus. «Al termine della partita non abbiamo trovato più l'auto - ricostruisce l’ex sindaco su facebook -. La mia non era l'unica auto parcheggiata in modo non corretto ma essendo l'unica mancante ho pensato al furto. Sono ritornato allo stadio dove c'erano carabinieri e poliziotti per denunciare il fatto. Mi hanno rassicurato dicendo che era stata rimossa da incaricati dei Vigili Urbani. Ogni partita ne vengono prese un po’ a campione». 

Così, dietro insistenza di Di Ruscio, hanno rintracciato il deposito dove era stata portata l'auto. «Ma non era raggiungibile a piedi! Non ci sono taxi disponibili. Ne fermiamo uno e con una piccola bugia a fin di bene - racconta Di Ruscio - gli diciamo che siamo noi quelli da trasportare e che lo stavamo aspettando. Arriviamo al piazzale dove c'erano un quindicina d'auto tutte con ganasce alle ruote e multe da pagare. C'erano altre persone che lamentavano il fatto che molte altre auto in uguale situazione non erano state rimosse. Ma questa è la legge sulle probabilità. Mi sono domandato se per un fiorentino è facile risolvere il problema, per chi come me aveva fatto più di 300 km e alle 23, non è altrettanto semplice... Ma la cosa che più mi ha dato fastidio è il fatto che, nel corso di una partita di cartello, alcune auto siano state rimosse anche se non potevano provocare alcun inconveniente: le vie erano chiuse al transito e si potevano utilizzare solo per parcheggiare. E' questa un'applicazione scorretta, anche se lecita, della legge».

Di Ruscio... viola di rabbia, rimarca: «Così è solo un modo per sfilare soldi ai contribuenti e per rimpinguare le casse del comune e dei privati addetti alla rimozione. Pensavo a Fermo, immaginando cosa sarebbe successo se nel corso di un concerto in Piazza alcune auto che occupano una porzione di strisce pedonali in via Vittorio Veneto fossero state rimosse».
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