Spot in tv e controlli: un altro giro di vite per fermare le truffe nel Fermano

Spot in tv e controlli: un altro giro di vite per fermare le truffe nel Fermano
Spot in tv e controlli: un altro giro di vite per fermare le truffe nel Fermano
di Chiara Morini
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Sabato 16 Marzo 2024, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 12:20

FERMO Prefettura, Comune di Fermo, forze di polizia e anche Piero Massimo Macchini insieme per cercare di mettere in campo le maggiori azioni possibili per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani. Macchini ha realizzato uno spot di un minuto, che sarà diffuso sui canali delle testate e trasmessi in televisione. Si chiama “Fermiamo le truffe” la campagna messa in atto, ha ricordato il viceprefetto vicario Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, «dopo che il Comune ha ottenuto un finanziamento ministeriale di 15.800 euro e firmato una convenzione con il prefetto».

Il periodo

Le attività sono iniziate lo scorso autunno con una prima fase passata anche per il comitato di ordine pubblico e sicurezza.

Questo l’ha sottolineato il viceprefetto Giovanni Todini: «Con l’assessore Giampieri e le forze di polizia, nei mesi scorsi abbiamo incontrato gli anziani che hanno partecipato numerosi. L’aspetto tecnico della problematica delle truffe è stato illustrato dalle forze di polizia tutte, per far capire cosa si deve fare in caso di situazioni di rischio».

Presenti anche i rappresentanti dell’amministrazione, tra cui il vicesindaco Mauro Torresi, che tra le deleghe ha anche quella alla sicurezza e che ha sottolineato come nei quattro incontri svolti negli altrettanti centri sociali, le persone intervenute «non erano presenti per scaldare la sedia, ma erano interessate proprio per comprendere cosa fare se si cade in determinate situazioni». Andranno anche negli altri centri sociali e l’assessore ai Servizi sociali Mirco Giampieri ha detto che questa iniziativa «è buona, perché purtroppo il fenomeno delle truffe è presente e il rischio di caderci è sempre dietro l’angolo. Inoltre gli anziani, sapendo che nei giorni in cui si ritira la pensione ci sono le divise che girano intorno, si sentono molto più sicuri. Per la prima parte del progetto avevamo fatto un dépliant informativo, ma ora le attività saranno implementate. Alcune persone hanno detto che a volte, dopo giorni, dimenticano le informazioni acquisite. Per questo motivo ne realizzeremo uno nuovo per elencare le tipologie di truffe».

Lo scorso era stata annunciata la realizzazione di uno spot, affidato a Macchini. Socializzazione e compagnia, ma anche anziano che non è solo vittima, ha spiegato Macchini, ma anche in grado di contrastare lui stesso la truffa. «Dal punto di vista penale – ha sottolineato il questore Luigi Di Clemente – si può fare poco: ecco perché serve fare rete per prevenire. Far arrivare questo messaggio a più persone possibile è essenziale. Anche perché quando questi fenomeni si verificano, i soggetti che ne rimangono vittima spesso sono anche vittime di mortificazione».

La situazione

Il rischio in provincia è alto, e lo ha ricordato lo stesso questore: «Nelle Marche ci sono un’ottantina di campani che colpiscono, visto il rischio penale esiguo, per loro diventa quasi un mestiere». Difficile anche capire quali modalità adottano perché ne inventano sempre di nuove. Dati confermati anche dalla vicaria De Notaristefani di Vastogirardi che ha detto che le forze di polizia inviano al palazzo del Governo «tante casistiche di tante tipologie». È il colonnello dei carabinieri Gino Domenico Troiani che a confermare che «i reati gravi calano, ma le truffe agli anziani no. L’anziano cerca socialità, perché spesso si sente solo, la gente chiama da remoto, oppure sta sotto casa con distintivi falsi, fanno presa sulla debolezza. Bisogna agire anche sulla solitudine degli anziani».

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