Rifiuti, stop ai furbetti con le fototrappole: superati anche gli inghippi della privacy

Rifiuti, stop ai furbetti con le fototrappole: superati anche gli inghippi della privacy
Rifiuti, stop ai furbetti con le fototrappole: superati anche gli inghippi della privacy
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Lunedì 20 Aprile 2020, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 09:44
FERMO - Si preannunciano tempi duri per i furbetti dei rifiuti. Stavolta le fototrappole stanno arrivando davvero. Si sta predisponendo la stampa della cartellonistica e poi saranno collocate mimetizzandole. Tutto questo è ora concretamente possibile in seguito all’approvazione del Regolamento provinciale per la raccolta, trattamento e conservazione dei dati acquisiti con sistemi di videosorveglianza.

Se ne parlava da tempo, l’idea, il progetto e la sua attuazione sono in ballo da diversi mesi, per favorire la lotta contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti dove capita. Che possa essere un sacchetto, un rifiuto ingombrante, un qualunque altro tipo di oggetto lasciato dove capita, come mascherine e guanti monouso che alcuni segnalano abbandonati, non importa: queste apparecchiature saranno in grado di identificare i trasgressori. Le fototrappole non lasceranno scampo e nemmeno dubbi, quindi, quando sarà contestato il reato, perché l’abbandono di rifiuto è sanzionabile con il codice penale.

Le apparecchiature saranno come detto mimetizzate e in grado di scattare foto quando rilevano la presenza di qualcuno, ma non solo, perché possono registrare anche dei brevi video. E per questo l’installazione è stata ritardata. Per i video si sarebbero prospettati problemi legati alla privacy che, in caso di contestazione, avrebbero vanificato il lavoro del controllo. «Il lungo iter per attuarli finalmente si è concluso – commenta il vicepresidente della Provincia Stefano Pompozzi – lungo il confronto per arrivare ad avere un testo condiviso con tutte le autorità competenti, da presentare e far approvare al Consiglio, come avvenuto nell’ultima seduta».
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