Il futuro
Il 31 dicembre tutti all’asta? E’ possibilissimo, almeno a sentire il referente regionale della categoria in Confcommercio Romano Montagnoli, assai critico nei confronti del governo: «Si devono decidere, a fine anno andiamo all’asta, stanno prendendo tempo, è una bella presa in giro. Non ci piace la strada imboccata, questi che stanno al governo sembravano i salvatori della patria e tutto il mondo balneare li ha votati, invece sono peggio degli altri. A questo punto, per non rimanere col cerino in mano, il governo dovrà mettere delle garanzie sul valore aziendale, ci sono intere enciclopedie per vedere come si calcola». Il governo non ha presentato gli emendamenti al decreto Milleproroghe e «le proroghette sono inutili, la questione è drammatica». Sono mesi critici, fatti di incontri formali e informali, ma è da capire fino a che punto servono. Con certi chiari di luna gli operatori evitano di guardare oltre il 31 dicembre, pensano alla prossima estate, l’obiettivo è resistere. Anche alle mareggiate. L’ultima che aveva fatto paura c’era stata una ventina di giorni fa e a Porto Sant’Elpidio aveva fatto entrare l’acqua in diversi chalet. Stavolta il mare è stato più clemente. Maria Adele Luzi, dello chalet Ondina sul lungomare fermano, dice che in questi casi l’Asite potrebbe ripulire l’arenile per non costringere gli operatori ai lavori forzati ogni volta, «con le mareggiate lo sporco s’incanala e diventa difficile per noi preparare la spiaggia, con l’invernata dell’anno scorso ci è venuta a mancare tanta sabbia». Ondina riapre a Pasqua mentre a Porto Sant’Elpidio La Vaca Paca è già aperto, anzi, avrebbe dovuto aprire la settimana scorsa se non ci fosse stata la mareggiata a sporcare il locale. Nelle ultime 48 ore è andata meglio, «diciamo tutto normale - spiega Luca Rovoletto - era una mareggiata da nord quindi ha portato più sabbia. Abbiamo riaperto e lavoriamo a pranzo e a cena». Questo chalet è tra quelli più a rischio maltempo perché le scogliere emerse sono arrivate fino alla piattaforma di legno e La Vaca Paca è nel primo punto scoperto dove il mare, in caso di tempesta, andrà a sfogare.
L’impegno
Per il momento il riparo arriva con i sacchi messi a difesa di queste strutture, una vera e propria barriera ma la speranza è che la seconda tranche delle scogliere emerse riparta presto. Simone Addazi dello chalet ristorante Il Faro a Pedaso non ha di questi problemi perché ogni invernata ritira la struttura per riposizionarla quando serve. E’ un lavoraccio ma evita all’operatore di subire danni. L’apertura del Faro è prevista per il 1° aprile «ci stavamo ragionando proprio oggi – dice Addazi – puntiamo al primo aprile, massimo l’8, comunque prima di Pasqua». Anche Simone Cameli dello chalet ristorante Gli Amici del mare a Porto Sant’Elpidio è aperto a pranzo e cena ma solo dal venerdì alla domenica, «il maltempo di questi giorni non ha provocato danni - dice - tiriamo avanti e pensiamo positivo».
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