FERMO - Appena quattro giorni all’annunciato sit-in delle forze sindacali in programma per martedì prossimo, fuori dai presidi sanitari della provincia, per protestare contro la carenza di personale. Permane lo stato di agitazione, proclamato già dal 30 settembre scorso e si attendono segnali distensivi dalla Regione Marche, oppure la protesta proseguirà come annunciato la scorsa settimana.
La protesta
Tutti i referenti sindacali delle Rsu, Cgil Cisl e Uil, alla presenza del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, hanno annunciato una protesta vistosa, in assenza di risposte certe sul rinnovo contrattuale di 40 operatori sanitari in scadenza e su un piano di assunzioni straordinarie.
Il divario
Cisl e le altre organizzazioni sindacali battono sul gap di risorse umane in Area vasta 4, nell’ordine del 20% in meno rispetto alla media che si registra in tutta l’Asur. Altro problema, ma che certo non riguarda solo il Fermano, è quello della carenza di medici di base. Questa settimana si è data soluzione al vuoto di un medico di medicina generale a Rapagnano, con l’entrata in servizio di una nuova dottoressa. Restano però le difficoltà in altre zone della provincia, a partire da Petritoli, dove si è sin qui sopperito incrementando i massimali dei medici operativi nella stessa area.
I medici di base
Nel 2023 sono numerosi i professionisti prossimi alla pensione e, come sperimentato spesso nel recente passato, i bandi per le sostituzioni temporanee faticano sempre di più a trovare candidature tra i giovani medici.