Ricompare dal nulla il nigeriano che seminò il panico con una roncola: bloccato, sarà rimpatriato

Fermo, ricompare dal nulla il nigeriano che seminò il panico con una roncola: preso, sarà rimpatriato
Fermo, ricompare dal nulla il nigeriano che seminò il panico con una roncola: preso, sarà rimpatriato
di Laura Meda
3 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Marzo 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 15:51

FERMO - Verrà rimpatriato nel suo Paese di origine Osagie Halvebhose, il 40enne nigeriano irregolare e senza fissa dimora che il 3 ottobre 2019 aveva seminato il panico a Fermo, aggirandosi in strada con in mano una roncola di 36 centimetri.

Le minacce

Il nigeriano aveva minacciato automobilisti e studenti in uscita da scuola in viale Trento, prima di far perdere le sue tracce tra le campagne, per essere poi individuato, ore dopo, dagli uomini della Questura di Fermo nella zona di Lido. Un arresto difficile, a cui Halvebhose aveva opposto una strenua resistenza, sferrando la roncola e ferendo due agenti. Un anno dopo il processo con rito abbreviato davanti al tribunale di Fermo. Per il nigeriano lo scorso ottobre una condanna a due anni e due mesi per porto abusivo di arma e resistenza a pubblico ufficiale; infondata secondo il giudice l’accusa di tentato omicidio avanzata dalla Procura.

Il processo

Halvebhose esce così immediatamente dal carcere di Ancona, dove si trovava detenuto.

Unico vincolo per lui il divieto di dimora a Fermo. E per qualche tempo lui rispetta quanto ordinato, tenendosi lontano dal territorio fermano. Pare che abbia vissuto per un po’ in Puglia, nella zona di Bari. Il mese scorso però riappare fuori dal cimitero di Fermo, dove già nel 2019 era solito importunare gli anziani, chiedendo qualche spicciolo. Viene segnalato lì e anche in prossimità delle entrate di alcuni supermercati di Fermo e dei Comuni limitrofi. Per molti rivederlo libero per le strade della città è un vero e proprio déjà vu: tutti ricordano l’episodio del 2019 e la paura provata in quelle interminabili ore. Dopo le segnalazioni parte dunque la caccia all’uomo, condotta dalle volanti della polizia insieme agli uomini dell’Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile. Mercoledì pomeriggio l’epilogo, ancora una volta a Lido di Fermo. Nel corso di un controllo presso un casolare abbandonato sul lungomare nord della città, gli agenti trovano uno straniero privo di documenti di identità. I poliziotti però non hanno dubbi, lo riconoscono immediatamente: è Osagie Halvebhose. Condotto in questura e identificato, il nigeriano viene immediatamente denunciato per la violazione del divieto di rientro nel comune di Fermo.

Le accuse

A suo carico anche svariati decreti di espulsione mai rispettati, a cui si aggiunge quello emesso dalla Questura di Fermo nella stessa serata di mercoledì. Dopo la notifica del decreto, Halvebhose viene scortato presso un Centro di permanenza per il rimpatrio del Nord Italia. Da lì nei prossimi giorni verrà trasportato in Nigeria. Con la speranza, per i fermani, di non ritrovarselo un’ennesima volta fuori dal cimitero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA