Mancano le risorse, per il rientro in classe sistemi di ventilazione solo in due laboratori. Ecco in quali istituti e quando saranno messi in funzione

Mancano le risorse, per il rientro in classe sistemi di ventilazione solo in due laboratori. Ecco in quali istituti e quando saranno messi in funzione
Mancano le risorse, per il rientro in classe sistemi di ventilazione solo in due laboratori. Ecco in quali istituti e quando saranno messi in funzione
di Chiara Morini
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Sabato 28 Agosto 2021, 10:17

FERMO  - Non saranno pronti né per l’inizio dell’anno scolastico, il primo settembre, né per l’avvio delle attività didattiche, il 15 settembre, i sistemi di ventilazione meccanica nelle scuole. Se tutto andrà bene saranno installati per la fine del mese di settembre. Gli uffici degli Enti sono al lavoro per cercare di rendere le aule il più sicure possibile. Qualcosa inizia dunque a muoversi.


Il termine della fine di settembre è valido innanzitutto per le scuole superiori fermane, almeno quelle che potranno essere attrezzate con fondi, sia Covid che stanziati per le ventilazioni, che si hanno a disposizione. La Provincia ha già appaltato la fornitura di 20 apparecchiature che dovrebbero essere collocate a regime come detto non prima della fine del prossimo mese. Il costo è pari a circa 80mila euro. Ma è chiaro che il fabbisogno sarebbe stato di molte più unità. «Visto che non si riesce a coprire tutte le necessità e dato che abbiamo dovuto operare una scelta – spiega il vice-presidente della Provincia di Fermo, Stefano Pompozzi -, abbiamo deciso di installarli in tutti i laboratori, del Liceo Scientifico Calzecchi Onesti e dell’Itt Montani. La scelta è motivata dal fatto che sono gli ambienti, forse, più insalubri».

Anche questo un modo per garantire la sicurezza degli spazi scolastici. Per quanto riguarda, invece, le scuole comunali, il Sindaco Paolo Calcinaro aveva già anticipato che i 70mila euro a sua disposizione li sta spendendo per le scuole comunali di Salvano e Capodarco, edifici già adeguati sismicamente che non richiederanno manutenzione a breve. Ancora nulla di nuovo, invece per l’Isc Nardi di Porto San Giorgio, che raccoglie le sezioni dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado: la ricognizione di risorse e necessità è ancora in corso.

Una novità l’Isc sangiorgese l’ha comunque portata a casa. Non riguarda le manutenzioni, però, bensì la didattica: nelle scorse settimane il Ministero ha approvato all’istituto la sperimentazione di un corso di scuola secondaria di primo grado ispirato ai principi del metodo Montessori, a partire dall’anno scolastico che sta per iniziare e per tutto il triennio formativo. In collaborazione con l’Opera Montessoriana, naturalmente. E al termine dell’anno scolastico, si dovrà procedere con la valutazione degli esiti della sperimentazione autorizzata.


A Fermo, invece, è stata avanzata, per l’a.s. 2022/2023 la richiesta, da parte del Comune, su istanza dell’Isc Ugo Betti, di due nuove sedi per il servizio didattico ad indirizzo montessoriano. Attualmente all’interno della scuola Sapienza nel centro storico, la scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini” dovrebbe finire in via Ponchielli, e la primaria ad indirizzo Montessori nel plesso del cortile di Villa Vitali, attualmente in ristrutturazione. Lo scopo è, fanno sapere dal Comune, quello di risolvere una «criticità in termini di vivibilità degli spazi che attualmente accolgono le classi di cui trattasi». Un’altra richiesta di ampliamento dell’offerta formativa è quella del liceo Ginnasio Annibal Caro, che punta ad avere il liceo Coreutico. Anche questa richiesta, come la precedente, finirà nel piano della rete scolastica provinciale, ma intanto l’Istituto ha incassato il sostegno del Comune di Fermo. Quanto alle varie manutenzioni, si ricordano quelle dello stesso Comune, per l’installazione di una scala alla scuola di Lido di Fermo, per tornare ad avere la disponibilità delle aule al piano superiore, e altri ampliamenti di spazi. 

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