FERMO - Nella mattinata di ieri il Tribunale del Riesame de L’Aquila ha annullato il provvedimento della misura cautelare agli arresti domiciliari, per sfruttamento del lavoro e caporalato, che era stato emesso nei confronti dell’imprenditore di Fermo, Massimo Vagnoni, 51 anni, difeso dagli avvocati Raffaele Mezzoni, del foro di Avezzano, e Amedeo Di Odoardo, del foro di Teramo.
Il blitz
Il 5 novembre scorso, l’uomo era stato arrestato, su ordine del Gip del Tribunale di Avezzano, Maria Proia, dopo un’attività investigativa condotta, tra i mesi di dicembre 2019 e marzo 2020, dalle Fiamme gialle e dall’Ispettorato del Lavoro nell’azienda agricola Valli di Marca che ha la sede a Trasacco.
L’accusa
Secondo l’accusa gli indagati reclutavano manodopera per destinarla al lavoro presso l’azienda e costringevano gli addetti a un carico di lavoro per 10-12 ore al giorno, minacciandoli di licenziamento e negazione di ulteriori impieghi lavorativi in caso di un loro rifiuto alla paga di 5 euro lordi l’ora. Un caso che aveva fatto scattare l’indagine per caporalato anche se, ora, c’è l’annullamento degli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore fermano che era rimasto coinvolto nella vicenda.