FERMO - Una pioggia di tasse e balzelli rischia di cadere, a partire dal 1° gennaio 2021, sulla testa delle popolazioni colpite dagli eventi sismici. Un problema anche per il territorio fermano. Con il decreto Agosto, infatti, il governo ha prorogato, fino alla fine di quest’anno, le esenzioni fiscali, tributarie e tariffarie che, dal 2016, riguardano i 133 Comuni dei crateri. Ma fra meno di un mese quei benefici cesseranno perché, almeno fino a questo momento, la legge di Bilancio non ha previsto alcuna norma che estenda queste esenzioni.
Probabilmente una dimenticanza del governo, una distrazione.
Attualmente, infatti, viene esentato da Irpef e Ires il reddito dei fabbricati delle zone colpite, distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero. E, ovviamente, non si versa l’Imu sulle seconde case. Non sono dovute, inoltre, l’imposta per le insegne commerciali e la tassa di occupazione di suolo. E, ancora solo per un mese, è sospeso il pagamento del canone Rai. Fino al 31 dicembre c’è lo stop al pagamento dei mutui e dei finanziamenti delle attività economiche e produttive e dei mutui prima casa, inagibile o distrutta. Non solo, senza un intervento del governo, tutti i residenti dei Comuni dei crateri dovranno ricominciare a pagare le fatture relative ai servizi energetici e idrici, assicurazioni e telefonia. Il che vuol dire, tra l’altro, dover versare anche gli arretrati delle ultime quattro annualità legate ai costi variabili di luce, gas e acqua. Una mazzata da svariate centinaia di euro.