FERMO - Natale amaro da 180 Gradi, panetteria e pasticceria fermana, presa di mira dai ladri. Nonostante un aspro faccia a faccia, con tanto di minacce, tra un malvivente ed il figlio di un titolare, il giovane non si è lasciato intimorire, anzi ha costretto il ladro alla fuga.
Era il 25 dicembre, intorno all’ora di pranzo. In teoria, il momento per eccellenza della convivialità in famiglia e di conseguenza, l’occasione più propizia, per i malintenzionati, per agire indisturbati. Ma non è andata così perché intorno alle 13, il giovane è stato inviato dalla madre a prendere dei prodotti nel congelatore dell’attività. Mentre stava cercando quanto richiesto, ha sentito dei rumori nell’altra stanza. Pensava si trattasse di qualcuno dei familiari, sopraggiunto in negozio, invece si è trovato di fronte uno sconosciuto, con il viso travisato da un cappello e il volto coperto da una sciarpa. «In mano aveva un pezzo di ferro che aveva utilizzato per forzare l’ingresso – racconta la signora – aveva già prelevato il fondo cassa ed ha minacciato mio figlio con quell’arnese. Lui però ha mantenuto il sangue freddo, non si è fatto spaventare, nonostante il ladro gli abbia detto: “ti ammazzo”. Così è riuscito a farlo scappare, ma lo ha inseguito e ci ha avvisati. Per fortuna non si è fatto nulla, è stata una bruttissima esperienza».
Le indagini
Immediatamente è stata chiamata la polizia, intervenuta con una volante, che poco più tardi ha rintracciato il malvivente in una via nei paraggi.