Autostrada, primo giorno senza cantieri. Gli automobilisti e l'inferno alle spalle: «Ora torniamo a viaggiare»

Autostrada, primo giorno senza cantieri. Gli automobilisti e l'inferno alle spalle: «Ora torniamo a viaggiare»
di Francesca Pasquali
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Sabato 10 Luglio 2021, 06:00

FERMO - I primi ad accorgersi che qualcosa, in A14, era cambiato sono stati quelli transitati, ieri all’ora di pranzo, tra Porto San Giorgio e San Benedetto. Lo sgombero dei cantieri nelle gallerie e il ritorno delle due corsie per senso di marcia hanno, finalmente, permesso al traffico di scorrere senza grossi intoppi.

 
Il passato
Non succedeva da quasi tre mesi. Da quando erano cominciati i lavori di manutenzione degli impianti antincendio. Che, nelle Marche, hanno riguardato e riguarderanno ancora sei tunnel. Settimane di passione e di file che, nei giorni più critici, hanno superato i dieci chilometri. Fino a un mese fa, quando, nei fine settimana, i cantieri hanno cominciato a essere rimossi, per tornare al loro posto il lunedì successivo. Ma i disagi, per quanto attenuati, erano sempre lì. Assieme alla rabbia di chi restava imbottigliato. Salvo eccezioni per lavori notturni, da adesso fino a settembre, il tratto sud delle Marche sarà libero dai cantieri. «Prima di partire ho controllato su Google Maps la strada che mi conveniva fare in base al traffico. Mi dava l’autostrada. Mi sono fidato e l’ho presa.

In effetti, è andata meglio del solito», dice Matteo Cameli, che di lavoro consegna pacchi. Ieri è uscito al casello di Porto San Giorgio, ma la tratta San Benedetto-Civitanova la fa quasi tutti i giorni e sa bene quello che significa esserci passati nelle ultime settimane. «Per evitare le file, mi è capitato di fare la Statale, ma la situazione non che fosse di molto migliore», spiega. Sulla tempistica dei lavori, dopo il lockdown e fino a estate cominciata, ci va cauto: «Gli italiani si lamentano sempre: se ci sono i lavori perché ci sono, se non ci sono e succede qualcosa perché non sono stati fatti».


La spesa
Paga il pedaggio dimezzato Angelo Sireno, ma pensa che non sia abbastanza. «Per tutto quello che abbiamo subito e il disagio che ci hanno creato in questi mesi ci vorrebbe un risarcimento vero e proprio», dice l’automobilista. Che, per lavoro, l’A14 la prende tutti i giorni. «È stata veramente dura – spiega –: sapevi quando entravi, ma non quando uscivi. Era impossibile fare programmi e previsioni. Si sono decisi troppo tardi a togliere i cantieri».

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