Un'altra barca incagliata
Urgente un dragaggio

Il porto turistico di Porto San Giorgio
Il porto turistico di Porto San Giorgio
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Venerdì 22 Agosto 2014, 20:19 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 20:03
PORTO SAN GIORGIO - Ci risiamo. A distanza di poche settimane dalla conclusione dell'ultimo dragaggio, l'ingresso del porto di nuovo una trappola per i pescherecci e le imbarcazioni da diporto. Il recente intervento sui fondali dell'approdo cittadino ha comportato la rimozione di quasi 8 mila metri cubi di sabbia. Tanti se si rivolge allo sguardo alla banchina grandi yacht dove sono ancora depositati. Pochi, troppo pochi, se si presta attenzione alle segnalazioni della marineria. E non solo. Nei giorni scorsi, infatti, anche una grossa imbarcazione da diporto ha avuto problemi nell'uscire dall'approdo sangiorgese proprio perché rimasta incastrata con la chiglia sul fondale. Ma paradossalmente, per gli addetti ai lavori, il nuovo insabbiamento non è certo un fulmine a ciel sereno. Si sa, infatti, che per trovare una soluzione duratura a quella che è sempre più una spada di Damocle per la marineria, dal fondale del porto e dell'avamporto andrebbero asportati circa 200 mila metri cubi di sabbia. Una massiccia operazione di dragaggio, dunque, su cui il sindaco Nicola Loira e il comandante del Circomare, Fabrizio Strusi, hanno dettato già i tempi: a settembre tavolo tecnico per cercare, una volta per tutte, di organizzare un dragaggio con la d maiuscola e, allo stesso tempo, guardare al futuro pianificando interventi infrastrutturali utili.
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