La Valpotenza non può attendere: è necessario uno sforzo condiviso

La Valpotenza non può attendere: è necessario uno sforzo condiviso

di Lolita Falconi
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Sabato 9 Marzo 2024, 04:25

Nelle ultime settimane, complice un’accesa polemica politica, è tornato d’attualità nel dibattito pubblico maceratese il tema dello sviluppo infrastrutturale della vallata del Potenza, con particolare riferimento alla nuova strada di collegamento tra l’entroterra e il mare. Il sogno coltivato da tempo dalle industrie che operano in quella zona è di replicare la fortunata esperienza della superstrada Valdichienti.

Avere cioè un’arteria veloce e sicura che colleghi la collina alla costa, che porti sviluppo e connessione oltre che rilancio del territorio e della sua economia. Hanno la stessa ambizione in tanti, a dire il vero, non solo quelli che operano lungo la vallata del Potenza. Avere un collegamento veloce dalla costa alla montagna è un obiettivo, ad esempio, anche degli industriali fermani, che da decenni si battono per la Lungotenna fino ad Amandola, conosciuta pure con il nome di Mare-Monti. Insomma, la lungimirante infrastruttura che collega Civitanova e Foligno è un esempio da seguire per tutti. Tornando sul fronte maceratese, come si diceva, in queste settimane si è riacceso il confronto (scontro) politico sulla strada Valpotenza. Che fine ha fatto, si è chiesto il consigliere comunale del Pd Narciso Ricotta, che siede sui banchi d’opposizione in consiglio provinciale, rimproverando al centrodestra di non aver neppure avviato l’iter per il bando di progettazione dell’opera.

A stretto giro gli ha risposto il consigliere provinciale della Lega (maggioranza) Luca Buldorini che ha spiegato come, dal suo punto di vista, dopo anni di nulla del centrosinistra, grazie alla filiera istituzionale del centrodestra, tanto si sta muovendo sul fronte infrastrutture in provincia di Macerata. A partire proprio dalla Valpotenza per la quale è stato tracciato un cronoprogramma e un iter un po’ diversi rispetto a quelli che si erano ipotizzati in partenza ma «si sta andando avanti», ha sottolineato l’esponente del Carroccio. In soldoni, secondo la strategia attuale, prima si procederà alla messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico del fiume Potenza. Un lavoro certosino da fare nei prossimi anni per farsi trovare pronti poi per il nuovo tracciato della strada.

L’idea proposta dalla Provincia è quella di una carreggiata larga 10,5 metri da realizzare parallelamente al fiume e complanare.

Un intervento che vedrà il primo step nella pubblicazione del bando per la realizzazione del progetto che - a seguito della firma della convenzione al Mit - secondo i vertici della Provincia potrà avvenire entro il 2024. L’obiettivo, infatti, è quello di avere pronto il progetto per il 2028, quando saranno disponibili i fondi ministeriali per la realizzazione di ulteriori infrastrutture. Nel frattempo andrà avanti a pieno ritmo la messa in sicurezza del corso d’acqua dal punto di vista idrogeologico propedeutica alla realizzazione dell’opera. Insomma, l’obiettivo è ancora lontano, la strada è davvero molto lunga.

Certo è che se ne parla da decenni e nessun governo (a prescindere dal colore politico) è riuscito finora a mettere a terra questo progetto. Al di là di chi abbia torto o ragione in questa specifica fase, concentriamoci un attimo tutti insieme sull’obiettivo. Quello che interessa agli imprenditori di questi territori, è che la strada si faccia e presto. L’appello alla politica allora è che si lavori assieme per realizzare questa arteria che, con l’arrivo del nuovo centro fiere di Villa Potenza, diventerà ancora più strategica. L’augurio quindi è che per una volta tutti i partiti, a prescindere dal colore, lavorino insieme appianando le divergenze e lasciando stare inutili rivendicazioni. Il tutto per raggiungere un bene più grande ovvero la realizzazione di una strada indispensabile per lo sviluppo futuro del territorio.

Dal Maceratese si dovrebbe remare tutti nella stessa direzione. Lasciamo stare le polemiche, cerchiamo tutti di dare un contributo costruttivo affinché davvero l’opera si faccia. Ragioniamo non per schemi partitici ma territoriali. Da maceratesi per il bene di Macerata. Al giorno d’oggi per realizzare grandi opere servono compattezza e determinazione. La Valpotenza deve restare tra i primi punti all’ordine del giorno dell’agenda degli amministratori ma, come ha ricordato nei giorni scorsi anche il presidente di Confartigianato Enzo Mengoni, «il muro contro muro non è utile a nessuno».

* Capo delle redazioni di Macerata e Fermo del Corriere Adriatico

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