Rottamazione quater, pagamento seconda rata: scadenza, come rimandare il versamento e ipotesi proroga

Rottamazione quater, pagamento seconda rata: scadenza, come rimandare il versamento e ipotesi proroga
Rottamazione quater, pagamento seconda rata: scadenza, come rimandare il versamento e ipotesi proroga
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Novembre 2023, 11:47

È fissata per il 30 novembre la scadenza per il pagamento della seconda rata della Rottamazione quater. Coloro che hanno fatto ricorso alla definizione agevolata delle cartelle hanno già versato la prima tranche entro il 30 ottobre. Dopo la seconda rata in scadenza alla fine di questo mese, le restanti andranno saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

La scadenza

L'importo delle prime due rate è più elevato rispetto alle rimanenti e ammonta per ciascuna rata al 10% del totale dovuto. Per tanto, alcuni contribuenti potrebbero avere difficoltà nel saldare la tranche entro il 30 novembre. C'è però una tolleranza di 5 giorni, che sposta per tanto il termine ultimo per il pagamento della seconda rata al 5 dicembre.

Come rimandare il pagamento

Chi ha problemi di liquidità può ritardare il versamento effettivo della seconda rata pagando con carta di credito: in questo modo l'addebito della spesa viene posticipato di 30 giorni. In questo modo si riesce a restare nei termini previsti dalla Rottamazione quater (e non vedere decadere la propria definizione agevolata), ma anche a non privarsi della somma dovuta immediatamente.

Se, ad esempio, il pagamento con carta di credito avviene entro il 1° dicembre (quindi nei termini previsti), la banca verserà la somma solo il 1° gennaio. Naturalmente occorre tenere in considerazione il proprio plafond disponibile e l'ammontare dei pagamenti della rottamazione.

L'incasso dello Stato

«La Rottamazione Quater finora ha generato risultati ottimi, il Governo si è ritrovato un tesoretto di circa 1 miliardo di euro perché 3.8 milioni di italiani hanno aderito a questo provvedimento. Il dato eclatante è che l'incasso è stato finora superiore alle aspettative, il budget della tesoreria del Mef aveva previsto per l'incasso delle rate della rottamazione per l'annualità 2023 (ovvero prima rata di ottobre e seconda di novembre) un totale d'incassi intorno ai 3 miliardi di euro ma sembra che la strada percorsa abbia dato risultati ancora più importanti, superando le aspettative». Lo afferma Ezio Stellato, Presidente del Cesfi (Centro Studi sulla Fiscalità Internazionale).

 

L'ipotesi proroga

«Il buon esito di questo percorso, però, si è scontrato con i problemi informatici legati ai pagamenti della rottamazione, molti italiani - ha osservato Stellato - hanno avuto difficoltà non solo nell'ultimo giorno utile del pagamento delle rate di rottamazione ma anche nelle giornate precedenti». In virtù di questi disagi, il Cesfi propone al Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e al Vice Ministro del Mef, Maurizio Leo, di valutare, con un provvedimento governativo, lo slittamento della seconda rata (30 novembre 2023) al 31 gennaio 2024 e riabilitare i contribuenti che non sono riusciti a pagare o che hanno avuto impedimenti informatici, concedendo a questi ultimi l'opportunità di pagare la prima e la seconda rata rispettando una nuova scadenza».

«Gli ottimi risultati in termini d'incassi e i limiti imposti dalle problematiche delle piattaforme informatiche - evidenzia il numero uno del Centro Studi sulla Fiscalità Internazionale - dovrebbero spingere il Governo a compiere quest'apertura per i contribuenti.

Un provvedimento che alimenterebbe ancora di più la linfa economica generata dalla Rottamazione Quater».

«La strada è quella virtuosa: garantire ricavi allo Stato, far rientrare i cittadini dall'evasione e dare loro contemporaneamente un futuro più sereno è il quadro che insegue il Governo, un'apertura ai contribuenti potrebbe rendere ancora più produttivo questo percorso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA