Assegno di Inclusione, pagamenti dal 26 gennaio per le domande presentate entro il 7: come richiederlo e a chi spetta

Lo comunica oggi l'Inps che attiverà una campagna informativa

Assegno di Inclusione, pagamenti dal 26 gennaio per le domande presentate entro il 7: come richiederlo e a chi spetta
Assegno di Inclusione, pagamenti dal 26 gennaio per le domande presentate entro il 7: come richiederlo e a chi spetta
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Mercoledì 3 Gennaio 2024, 20:34

Assegno di Inclusione, dal 26 gennaio l'Inps farà i primi accrediti relativi alle domande «presentate dal 18 dicembre al 7 gennaio e comunque entro il mese di gennaio 2024, in presenza di Patto di Attivazione digitale (PAD) sottoscritto entro lo stesso mese e con esito positivo dell'istruttoria». È quanto comunica oggi l'Inps che attiverà una campagna informativa e ricorda che «per poter accedere al beneficio è necessario presentare la domanda di ADI, effettuare l'iscrizione al Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare». Per rendere più comprensibile il percorso di accesso il ministero del Lavoro ha pubblicato una piccola guida per i beneficiari dell'assegni di Inclusione e arriverà subito anche una campagna informativa.

Cos'è

Il Reddito di cittadinanza va definitivamente in soffitta, sostituito però dall'Assegno di inclusione, la nuova misura che però ha una forma (e un importo) diversi dalla precedente. Alcuni nuclei familiari potrebbero ricevere un importo inferiore mentre altri invece potrebbero vederlo maggiorato. Anche perché l'Assegno di inclusione non esclude l'Assegno unico e il Supporto per la formazione e il lavoro, (un bonus di 350 euro riservato a coloro che sono occupabili), con i quali è cumulabile. Con l'Adi, il decreto Lavoro mette in protezione i nuclei familiari che abbiano al loro interno almeno una persona minorenne, con più di 60 anni, con disabilità o seguita dai servizi socio sanitari perché in condizione di grave svantaggio«. L'assegno è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio (grave disagio bio-psico-sociale) e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

Cosa cambia

È il calcolo del parametro di scala di equivalenza la differenza principale tra le due misure. Questo permette di determinare la soglia massima per ottenere l'integrazione economica (e quindi valutare l'importo). Nel calcolo sono ridotti i valori assegnati ai minori mentre i maggiorenni fino a 59 anni e che sono in condizione di poter lavorare non vengono considerati.

I requisiti

Si tratta di una misura nazionale di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale condizionata al possesso di alcuni requisiti. L’ADI è riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione

Come fare domanda

L’ADI, come il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), può essere richiesto in modalità telematica sul portale dell’Istituto, oppure presso i patronati e/o i Centri di Assistenza Fiscale.

Il richiedente, oltre a presentare la domanda, dovrà sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD), all’interno del SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), al quale si accede online, direttamente dal portale INPS, dopo aver presentato domanda di ADI.

Le simulazioni e i calcoli

È previsto che il nucleo familiare del richiedente debba essere in possesso congiuntamente di un Isee in corso di validità di valore non superiore a 9.360 euro oppure un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi.

Questo parametro è pari a 1 per il nucleo familiare ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi. 

I calcoli

Per percepire l'assegno il patrimonio immobiliare deve avere ai fini Imu un valore non superiore a 30.000 euro. Tale importo andrà calcolato decurtando dal patrimonio immobiliare complessivo il valore, ai fini IMU, della casa di abitazione. L'importo massimo detraibile per la casa di abitazione è pari a 150.000 mila euro. Il valore del patrimonio mobiliare non deve invece essere superiore a 6.000 euro, accresciuto di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Questi massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo.

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