Deceduto l'uomo colpito da valanga a Misurina
Salvo escursionista ad Auronzo

Deceduto l'uomo colpito da valanga a Misurina Salvo escursionista ad Auronzo
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Lunedì 6 Gennaio 2014, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 13:00
ROMA - morto questa notte all'ospedale di Treviso Michele De Florian Fania, 50 anni, travolto ieri da una valanga mentre sciava sui Cadini di Misurina con il figlio. L'uomo stava scendendo lungo la pista del Col de Varda a Misurina (Belluno). A dare l'allarme il figlio dell'uomo. Il ragazzo giunto per primo al termine della discesa non ha visto arrivare il padre ed è risalito per cercarlo notando però la presenza della valanga. Chiamati immediatamente i soccorritori del Suem 118 e gli uomini del Soccorso alpino sono scattate le ricerche. La valanga era di notevoli dimensioni e incanalata in una forra larga quattro metri si è accumulata tutta nel punto in cui si trovava lo sciatore che è stato trovato in gravi condizioni sia per le ferie ma anche per carenza di ossigeno e ipotermia. Trovato privo di sensi De Florian Fania - noto nel bellunese per l'attività di bancario - è stato ricoverato in ospedale ma a nulla sono valse le cure dei sanitari.



È stato recuperato invece questa mattina l'escursionista di 53 anni di Milano che ieri aveva chiesto aiuto alla moglie, inviandole un messaggio sul cellulare, perchè bloccato dalla neve al rifugio Auronzo. Ieri le squadre del Soccorso alpino di Auronzo e Cortina avevano tentato di raggiungere l'uomo, in gita da due giorni con le ciaspe sulle Tre Cime di Lavaredo, ma alcune valanghe appena cadute e l'elevato rischio di altri pericolosi distacchi le aveva costrette al rientro. Stamane è decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha recuperato l'escursionista utilizzando un verricello, per poi accompagnarlo a Misurina.



È di due feriti lievi invece il bilancio della grossa valanga caduta sul ghiacciaio Toula, sopra Courmayeur. Complessivamente sono state cinque le persone travolte dalla slavina, di cui due interamente sepolte, ma immediatamente individuate grazie al rilevatore Arva ed estratte dalle persone presenti al momento del distacco. L'epilogo dell'incidente sarebbe potuto essere ben più grave, considerato che sono tantissimi gli sciatori che hanno scelto questo itinerario di discesa in fuori pista.