Renzi contestato, feriti due agenti
"C'è un disegno per spaccare l'Italia"

Contestazioni a Brescia (Ansa)
Contestazioni a Brescia (Ansa)
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Lunedì 3 Novembre 2014, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 10:07

BRESCIA - Con la riforma della legge elettorale, sapere chi vince non deve essere «più un terno al lotto». Ma i manifestanti lo contestano. Sono le prime parole di Renzi agli industriali: «Anch'io non sono stato eletto dai cittadini, ma sono qui nel rispetto della Costituzione».

IL PAESE VUOLE CAMBIARE «Il clima fuori è cambiato: tre mesi fa eravamo una banda di ragazzini, ora che stiamo facendo le riforme siamo diventati la quintessenza dei poteri forti, la longa manus di chissà quali disegni, gli uomini soli al comando. Ma non c'è un uomo solo al comando, c'è un popolo che chiede di cambiare per sempre».

IL DOLORE «Se vogliono contestare il governo lo facciano» senza fare del mondo del lavoro «un campo di gioco di uno scontro politico».

Così il premier Matteo Renzi a Brescia. «Si affrontino le questioni del Jobs act. Se si vuole attaccare il governo ci sono altre strade, senza sfruttare il dolore dei disoccupati». «Se si vuole attaccare il Governo» non è il caso «di sfruttare il dolore dei cassintegrati e dei disoccupati, perchè il mio cuore è con loro: l'unico modo di vincere la disoccupazione è quello di creare posti di lavoro, di far dimagrire i politici e la politica».

VOGLIONO SPACCARE L'ITALIA IN DUE «Dobbiamo evitare un rischio pazzesco»: c'è «un disegno per dividere il mondo del lavoro». Ma «non esiste una doppia Italia, dei lavoratori e dei padroni: c'è un'Italia unica e indivisibile e questa Italia non consentirà a nessuno di scendere nello scontro verbale e non solo, legato al mondo del lavoro».

CONTESTATO A BRESCIA I manifestanti dei centro sociali stanno provando a sfondare il cordone i polizia per avvicinarsi all'azienda, sede dell'assemblea Aib. Spintoni e manganellate da parte degli agenti che hanno utilizzato lacrimogeni. «Assediamo Renzi e le sue politiche» gridano i manifestanti. Non si registrano al momento contusi. Alcuni manifestanti sono intenzionati ad utilizzare un piccolo 'drone' telecomandato con uno striscione «droni per l'art 18».

DUE FERITI Nei tafferugli con i centri sociali sono rimasti feriti un agente di Polizia e un carabiniere al quale i manifestanti avrebbero tentato di strappare lo scudo difensivo. I due sono stati medicati. Circa 200 i manifestanti che hanno utilizzato fumogeni, petardi e lanciato sassi e bottiglie. I centri sociali hanno poi tentato di aggregarsi al corteo della Fiom che ha però rifiutato.

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