Crolla palazzina a Torre Annunziata:
otto dispersi. «Sepolte nel sonno»

Crolla palazzina a Torre Annunziata: otto dispersi. «Sepolte nel sonno»
di Salvatore Piro
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Venerdì 7 Luglio 2017, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 14:49


TORRE ANNUNZIATA - Un boato improvviso, poi il crollo all'alba: un intero palazzo, per causa ancora da chiarire, si è sbriciolato questa mattina intorno alle ore 6 lungo la Rampa Nunziante, in zona Litoranea. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, vigili del fuoco, capitaneria di porto oltre ad almeno quattro ambulanze. 
 


All'interno del palazzo, al momento del crollo, c'erano diversi residenti, tra cui alcuni bambini: da un primo bilancio dei vigili del fuoco, otto persone sarebbero disperse: una famiglia composta da genitori e due bambini, un'altra famiglia di tre persone adulte e una donna che viveva da sola. 

A cedere gli ultimi due piani della palazzina, dove risiedevano tre nuclei familiari. Sul posto anche una quindicina di cittadini volontari. Le forze dell'ordine stanno scavando tra le macerie a mani nude, si temono feriti o vittime. Le ricerche procedono con cautela: vi sono troppi carichi pendenti e si deve cercare prima di mettere in sicurezza l'area. Una sola persona è stata finora identificata sotto le macerie, ancora viva e accolta da un applauso dai tanti presenti che assistono con il fiato sospeso alle operazioni di soccorso. 
 

Sono ore di angoscia tra lacrime, disperazione dei parenti e il sudore dei soccorritori, che da ore scavano a mani nude, tra le macerie, sotto un sole che brucia ad almeno 35 gradi. Otto i dispersi coinvolti dal crollo della palazzina sulla Rampa Nunziante. Tra i residenti è partita una vera e propria gara di solidarietà: c'è chi fa il caffè e chi porta una bottiglia o d'acqua ai vigili del fuoco. C'è pure chi getta dai balconi rotoloni Scottex per asciugare la fronte di chi scava. Scava e intanto spera.

Le operazioni di soccorso proseguono con l'ausilio di due pastori tedeschi in dotazione ai vigili del fuoco. Al loro fiuto, adesso, si affidano i parenti dei dispersi. Alle ore 10.12 sul posto è arrivato anche un escavatore con pala meccanica



Sul posto è arrivato anche il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, Pierpaolo Filippelli. A lui e ai suoi uomini i dipendenti dell'ufficio tecnico del Comune hanno spiegato cartina alla mano i lavori che interessavano il primo e il secondo piano della palazzina. Da uno dei palazzi di fronte, invece, hanno cominciato i loro rilievi gli uomini della polizia scientifica
 
 

«Ho sentito il rumore del palazzo che crollava» racconta una persona che abita a ridosso del palazzo caduto. E aggiunge: «Qui sotto passano i treni merci e qualcuno mi ha detto di aver sentito che poco prima del crollo ne era passato uno». Si continua a scavare con le mani in via Rampa Nunziante. Ogni tanto si invitano i soccorritori al silenzio nelle speranza di carpire qualche segno di vita.

Sui resti dell'ala della palazzina caduta (coinvolti terzo e quarto piano) vi sono una settantina di persone. Di tanto in tanto si avvicinano parenti disperati che danno indicazioni sulla probabile collocazione delle camere da letto dei due nuclei familiari.
 

Dalle 6.45 è stato sospeso anche il traffico ferroviario tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna (linea convenzionale Napoli-Salerno, via Torre Annunziata) per la presenza di calcinacci sui binari. In corso l’intervento dei tecnici di Rfi. Trenitalia ha comunicato che sono stati attivati autobus sostitutivi tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna. Rete Ferroviaria Italiana ha anche precisato che i treni merci non transitano sulla linea tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna e che l’esercizio ferroviario è abitualmente sospeso dalle 23 alle 5.
La linea Napoli – Salerno, infatti, è utilizzata per il trasporto passeggeri regionale. Le vibrazioni emesse dal passaggio dei treni non hanno alcun effetto sulla stabilità dei fabbricati adiacenti la linea ferroviaria, né tantomeno su quelli posti in alto. Le deboli vibrazioni dovute al passaggio dei treni vengono infatti assorbite dalla massicciata e dal pietrisco che ne impediscono la propagazione. Rete Ferroviaria Italiana offrirà, in caso necessario, la massima collaborazione agli inquirenti.

 

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