La brutta vignetta su Arianna Meloni fa affiorare il sessismo contro le donne, l'ira della premier e della senatrice Valente

La brutta vignetta su Arianna Meloni fa affiorare il sessismo contro le donne, l'ira della premier e della senatrice Valente
La brutta vignetta su Arianna Meloni fa affiorare il sessismo contro le donne, l'ira della premier e della senatrice Valente
di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Aprile 2023, 14:06

La misoginia e il sessismo ancora una volta hanno colpito duro. Stavolta ad essere stata presa come bersaglio è Arianna Meloni, solo perchè moglie di un ministro. A condannare per l'ennesima volta una brutta deriva che non sembra finire contro le donne è la senatrice del Pd, Valeria Valente, già a capo della commissione sul femminicidio e da sempre attenta a fare affiorare questo fenomeno che ha radici culturali profonde e che in passato ha massacrato anche lei, oltre che parlamentari come Elena Boschi, la ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, la stessa Giorgia Meloni quando non era ancora a capo del governo, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Laura Boldrini solo per citare i nomi dei casi più clamorosi. Ma l'elenco di offese ignobili potrebbe continuare a lungo. 

«La vignetta pubblicata dal Fatto Quotidiano che tira in ballo la moglie del ministro Lollobrigida, Arianna Meloni sorella della Premier, è maschilista e volgare.

Siamo stati i primi a condannare le agghiaccianti dichiarazioni del titolare del dicastero dell’Agricoltura sulla sostituzione etnica, ma tentare di colpire il ministro attraverso la discutibile ironia sulla vita privata della consorte rivela una mentalità maschilista tanto inaccettabile quanto, purtroppo, dura a morire. Troppe volte nel linguaggio della politica entrano a sproposito il corpo delle donne e la loro libertà» ha fatto notare Valeria Valente.

Insulti sessisti, spesso volgari, persino minacce di morte e di stupro, controllo costante sugli spostamenti, sono solo alcuni degli aspetti a cui moltissime donne hanno sperimentato nel corso della loro carriera politica, a ogni livello. Uno studio riguardante le parlamentari in Europa pubblicato alcuni anni fa ha rilevato che l’85 per cento di loro è stata vittima di sessismo, abusi o violenze. Francia, Germania, Belgio, Spagna, Italia. La matrice culturale di questa deriva è chiara e dimostra quanta strada ci sia ancora da fare per superare questo problema. 

In difesa della sorella Arianna è intervenuta il premier Giorgia Meloni: «Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico» ha scritto su Facebook.

© RIPRODUZIONE RISERVATA