Il sindaco di Terricciola ha una relazione e una figlia con l’assessora. Niente di strano fin qui. Per lo statuto statuto del piccolo Comune toscano però, non è consentito. Così Giulia Bandecchi, compagna di Mirko Bini, è costretta a dimettersi. Il caso è stato innescato da un esposto dell'opposizione. Per l'articolo 49 dello statuto «non possono contemporaneamente far parte della Giunta comunale ascendenti e discendenti, fratelli, coniugi, affini di primo grado, adottandi e adottati». Per questo, l'assessora (legata al PD) si è rivolta con una lettera a Giorgia Meloni chiedendole di intervenire. «Difenda le donne e le mamme in politica», avrebbe scritto.
Le dimissioni
Il caso è cominciato con un’interrogazione parlamentare (poi ritirata), presentata al ministero dell’Interno dall’onorevole di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti, che aveva ricevuto segnalazione dai consiglieri comunali di opposizione della lista “Terricciola sicura”.