Meloni: «Terzo mandato? Non era inserito nel nostro programma. L'Italia ha il governo più stabile d'Europa»

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla registrazione di '5 minutì in onda stasera su Rai1

Meloni: «Terzo mandato? Non era inserito nel nostro programma. L'Italia ha il governo più stabile d'Europa»
Meloni: «Terzo mandato? Non era inserito nel nostro programma. L'Italia ha il governo più stabile d'Europa»
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 21:29

«Il terzo mandato non era inserito nel programma, non è iniziativa del governo, era una iniziativa parlamentare, ci sono state opinioni diverse in massima serenità» se ne è discusso ma «non è una materia che in qualche maniera crea problemi al governo o alla maggioranza». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla registrazione di '5 minutì in onda stasera su Rai1. L'Italia in Europa «è percepita come governo più stabile perché ha il governo più stabile. Il metro più facile per giudicare la compattezza di una maggioranza è la velocità con cui riesce a lavorare», ha aggiunto la premier. 

L'intervista

«La speranza che la maggioranza crolli è della nostra opposizione: una speranza legittima ma faremo del nostro meglio per non realizzarla», ha detto ancora Meloni. «Penso che la riforma costituzionale sia una grandissima occasione, i partiti che hanno il timore del consenso dei cittadini la temono ma quando arriverà al referendum e la parola sarà data agli italiani avremo una occasione storica: diranno che è un referendum sul governo ma non è un voto su di me ma su quello che succede dopo», ha spiegato. «Avrei anche potuto non farla perché questo governo resterà in carica 5 anni, ma se non ci assumiamo noi che abbiamo il tempo la responsabilità di fare una riforma che cambia l'Italia chi lo fa?»

L'Ilva

«È un dossier gestito pessimamente al quale tentiamo di trovare una soluzione, si dice che» l'ex Ilva «è spacciata ma c'è un mercato per l'acciaio di qualità» e il governo lavora per garantire la continuità produttiva.

Ma «non voglio nazionalizzare l'Ilva penso che ci siano o margini per trovare investitori privati che abbiano davvero interesse a farla camminare. Ce ne sono diversi che si sono fatti avanti», ha detto la premier.

Patto di Stabilità

Sui numeri sul Patto di Stabilità che dà Giuseppe Conte «temo che manchino dei fondamentali» e «francamente io non so se sia ignoranza o demagogia, temo per la situazione dei conti pubblici che abbiamo ereditato col Superbonus che sia proprio non sapere esattamente di cosa si sta parlando. Le cose vanno raccontate per come sono e non per come si vorrebbero», ha detto Meloni. «In un question time proprio il Movimento 5 stelle diceva che il nuovo Patto ci costerà tantissimo perché mentre prima c'era un deficit possibile del 3% e ora dell'1,5%. Qui purtroppo entriamo in una materia estremamente tecnica, però chi conosce vagamente di cosa stia parlando sa che con il debito che ha l'Italia secondo le regole del vecchio patto, il deficit possibile non era affatto il 3% ma quello che veniva richiesto all'Italia era un avanzo dello 0,25%. Quindi noi passiamo da meno zero sforamento cioè 0,25 di avanzo a 1.5% di possibile sforamento, questa roba qui vale 35 miliardi e sono 35 miliardi l'anno in più che noi possiamo spendere in sanità, scuola, eccetera».

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