Il premier Renzi in visita al Mattino
"Al Sud basta cultura anti-industriale"

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con il direttore Alessandro Barbano in redazione al Mattino di Napoli
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con il direttore Alessandro Barbano in redazione al Mattino di Napoli
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Aprile 2016, 18:23
NAPOLI - Il premier Matteo Renzi è arrivato nella redazione del Mattino dopo la sua visita al carcere minorile di Nisida e al termine di una giornata caratterizzata da scontri e tensioni in città dovuti a un corteo di protesta.

Il presidente del Consiglio partecipa a un forum presso la nostra sede di via Chiatamone e successivamente raggiungerà la prefettura dove è prevista la riunione e la “cabina di regia” su Bagnoli presieduta dal sottosegretario Claudio De Vincenti. Chiaro il messaggio che sul piano mediatico e su quello più strettamente politico è legato al ritorno in città di Renzi: il Sud riparte da Bagnoli, perché un’operazione come quella voluta dal governo e affidata agli enti locali (dalla Regione al Comune anche se il sindaco De Magistris anche ieri ha ribadito che non sarà presente al tavolo) non può che rappresentare un’enorme iniezione di fiducia verso il Mezzogiorno, la sua classe politico-dirigente, i suoi imprenditori.

Preside il forum il direttore del Mattino Alessandro Barbano. Tra i presenti il governatore della Campania Vincenzo De Luca, il presidente del Pd Campania Stefano Graziano e il segretario regionale Pd Assunta Tartaglione. «Bagnoli? Devo contrattare con De Luca il patto per la Campania» è l'esordio del premier in sala Siani, nella sede del Mattino. 

LE DOMANDE DEL MATTINO A RENZI 

Presidente Renzi, mentre noi iniziamo questo forum nella sala Giancarlo Siani del Mattino in prefettura inizia la cabina di regia che approverà il piano per Bagnoli, una tappa storica nel destino della città. Che oggi il nostro giornale racconta con un editoriale di Massimo Adinolfi dal titolo: sul crocevia del futuro è vietato fermarsi. Il 14 maggio del 2014 lei è stata già con noi e da quel confronto sono passati due anni nei quali gli impegni del governo per il Sud hanno avuto una gestazione un po' altalenante, anche se il Sud ha iniziato finalmente a vedere un po' di luce. Possiamo considerare ciò che è stato un lungo pronti e quello che sarà da oggi in poi un via ad un'azione concreta e costante per il Mezzogiorno?

Io credo che il via sia già arrivato, dopo anni di chiacchiere ci siamo presi l'impegno di smuovere il Mezzogiorno che significa rimettere in moto l'Italia. Ci sono due Italia: una al Nord con percentuiali di occupazione vicino al pieno impegno, leader in Europa, e un Sud che ha straordinarie opportunità e deve essere messo nelle condizioni oper correre. Abbiamo mosso i primi passi, sono grato al presidente De Luca. Come per le universiadi 2019 e il loro slogan "Finalmente primi". La svolta per Bagnoli è enorme. Noi il cemento lo andiamo a togliere, eliminiamo la colmata per intero. Il piano regolatore non lo fa il commissario, ma è quello di Vezio De Lucia. Non c'è un centimentro cubo in più. C'è la più grande operazione ambientale della storia d'Italia. Pensiamo poi ai 450 milioni di investimento sulle ecoballe, la Campania sarà ripulita.

Ma oggi ci sono state manifestazioni e scontri. 

Se questa amministrazione avesse fatto quello che doveva fare non ci sarebbe stato bisopgno del commissariamento. Dopo la cabina di regia partirà il progetto della conferenza dei servizi. Mai mi permetterei di bonificare il progetto urbanistico della città di Napoli. Sono 'affezionato' alle manifestazioni veementi di Napoli. Do la mia solidarietà agli 11 agenti feriti. Tornerò a Napoli due volte al mese. Bagnoli vale 11 ecomostri. Sul Sud stiamo facendo moltissimo. l Mezzogiorno nel 1861 era leader in Italia, poi la leadership +è stata sottratta. Cosa abbiamo fatto? Con lo sblocca Itlaia abbiamo fatto la Napoli-Bari per l'alta velocità. Poi c'è Pompei che fa notizia non più per i crolli ma perché si aprono i quartieri. I dati turistici sulla Campania sono pazzeschi. Il demanio è pronto a lavorare per Scampia, c'è un progetto molto serie, poi la riqualificazione di Napoli Est, la risoluzione della questione dell'Irisbus in Irpinia. Andremo con De Luca a inaugurare la grande operazione su Salerno il 25 aprile: l'inaugurazione della stazione marittima di salerno. E la Reggia di Caserta, dove diffendiamo il direttore Felicori da un attacco sguaiato di una parte del sindacato. Caserta ha una stazione davanti alla Reggia: non esisite al mondo. A marzo 2017 pronta Afragola, e che dire della Salerno-Reggio. 

I dati dell'occupazione rallentamento in coincidenza con lo stop agli incentivi pieni per chi assume. Non era il caso soprattutto per il Sud provare a fare uno sforzo proprio con gli incentivi?

Gli incentivi? sono una soprta di doping sul breve periodo. Servono per dare un segnale ma poi occorre creare occupazione. Prima del Jobs Act c'era il 13% di disoccupazione, ora siamo all'11%. E' un segnale. Circa la metà delle nuove assunzioni deriva dagli incentivi, se funzionano aumentano l'ìoccupazione. Se la misura non tira, non funzionano. Per vincere la disoccupazione giovani al Sud bisogna dire che il Mezzogiorno d'Italia non può avere una cultura anti-industriale. Con un emendamento di notte abbiamo introdotto il reato di disastro ambientale in Italia. Prima non c'era. 

Perché la riforma della giustizia non si fa mai?

Le pene della corruzione sono aumentate col mio governo. Se non c'era Cantone Expo non si faceva. Abbiamo realizzato molto altro. La riforma costituzionale andrà al sesto voto. Il punto è: perché Bagnoli è stata ferma per 25 anni? Non metto le mani sul piano regolatore, elimino la colmata costi quel che costi. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA