Nuovo Dpcm, eliminate le regioni "verdi": l'Italia divisa in aree gialle, arancioni e rosse. Ecco perché e la situazione delle Marche. Evitate le restrizioni più pesanti

Marche nell'area gialla
Marche nell'area gialla
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 20:54

Nessuna zona verde, perché tutta l'Italia deve fronteggiare l'emergenza Covid-19, anche nelle aree meno colpite dal virus. L'Italia, nell'ultimo Dpcm appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, è divisa in tre aree, gialle, arancioni e rosse. Nel testo del provvedimento non si fa alcun accenno ai colori, nemmeno per le Regioni che a partire da domani di fatto entreranno in lockdown. Sollievo per le Marche che sono nella zona "gialla".

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Ma gli addetti ai lavori precisano all'Adnkronos che non si può parlare di zone verdi, «perché l'emergenza c'è e nessun area è esclusa», dunque giallo, arancione e rosso saranno i colori a cui, a partire da oggi, faremo riferimento sulle misure che verranno adottate per fermare la corsa del virus.

REGIONI ROSSE In zona rossa viene ordinata la chiusura di tutti esercizi commerciali tranne quelli essenziali: ma barbieri e parrucchieri restano aperti.

Didattica a distanza per seconda e terza media. Spostamenti vietati tranne che per ragioni lavorative, di salute e per accompagnare i bambini a scuola. L’attività sportiva si potrà svolgere solo all’aperto, vicino alla propria abitazione e da soli. Le fabbriche invece rimarranno aperte. Le regioni rimarranno nella fascia ad alto rischio per un minimo di 15 giorni e con aggiornamenti di settimana in settimana.

REGIONI ARANCIONI Nelle zone arancioni – che probabilmente coloreranno i territori di Campania, Liguria, Puglia, Veneto, Umbria, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo, Sicilia - verranno chiusi tutto il giorno soltano i servizi di ristorazione, la Dad varrà solo per le scuole superiori ma saranno comunque vietati gli spostamenti extra regione. Consentiti quelli interni, purché all’interno del comune di domicilio o di residenza.

ZONE GIALLE (EX VERDI) Su tutto il territorio nazionale varranno le misure che il premier Conte ha già illustrato alla Camera: didattica a distanza al 100% per tutti i licei e istituti professionali, chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, chiusura delle sale giochi e di quelle dedicate al bingo, oltre agli spazi dedicati a queste attività presenti nei tabaccai, stop a musei e mostre, capienza massima dei mezzi pubblici limitata al 50%. Il coprifuoco scatterà alle 22 fino alle 5. In questa fascia sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati. 

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