Locatelli: «I vaccini non hanno fallito, hanno salvato vite. Ora altre misure per contenere i casi»

Mascherine all'aperto e tampone per grandi eventi. Locatelli: «I vaccini non hanno fallito»
Mascherine all'aperto e tampone per grandi eventi. Locatelli: «I vaccini non hanno fallito»
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Domenica 19 Dicembre 2021, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 15:47

Covid, si va verso nuove restrizioni dalle mascherine all'aperto al tampone anche per i vaccinati: per Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, per ora queste sono solo ipotesi se la situazione epidemica dovesse continuare a peggiorare. Ulteriori misure «verranno considerate seguendo i principi ispiratori della proporzionalità e della pronta reattività», afferma il professore in un'intervista al Corriere della SeraL'aumento dei casi «non deve essere minimamente letto come un fallimento dei vaccini. Se non li avessimo avuti, in presenza di varianti connotate da assai maggior velocità di diffusione e contagiosità quali la Delta e, più recentemente, la Omicron moltissime altre persone avrebbero perso la vita». 

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I vaccini, aggiunge Locatelli, «ci hanno anche consentito di riprendere quasi tutte le nostre attività, mantenendole aperte e tutelando la ripresa economica del Paese». Per quanto la situazione epidemiologica italiana rimanga la più favorevole in Europa, «dobbiamo fare quanto possibile per attenuare il rischio che i numeri dei contagiati, così come quelli dei ricoverati in ospedale o nelle terapie intensive, diventino più rilevanti» spiega.

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La variante Omicron «si sta diffondendo con estrema rapidità anche nel nostro continente e va messo in conto che divenga dominante entro poche settimane». In Italia, il numero di sequenze attribuibili a questa variante è, «a oggi, ancora limitato (sotto 100), seppure in rapida crescita, e noi dobbiamo usare nel miglior modo possibile il tempo a disposizione prima di una diffusione ulteriore della variante per tutelare la salute degli italiani e per evitare un sovraccarico dei sistemi sanitari».

Per quanto riguarda la campagna vaccinale dei più piccoli, nelle prime due giornate «quasi 30.000 bambini sono stati vaccinati». 

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