La reporter che sgambettò i migranti in fuga
condannata a 3 anni di libertà vigilata

Lo sgambetto della Lazslo divenuto famoso
Lo sgambetto della Lazslo divenuto famoso
di Adriano Padua
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Sabato 14 Gennaio 2017, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 11:31

Il video del triste episodio che la vide protagonista fece il giro del mondo. Ora è stata condannata a tre anni di libertà vigilata Petra Laszlo, l'operatrice dell'emittente ungherese N1TV ripresa mentre aggrediva - con sgambetti e calci - i migranti che nel settembre 2015 al confine tra Serbia e Ungheria cercavano di sfuggire agli agenti che volevano bloccarli. Uno di loro correva con in braccio un bimbo piccolo ed era stato fatto cadere dalla donna, un'altra delle persone prese di mira era una ragazzina.

La donna - il cui comportamento "è contrario alle norme sociali" ha sentenziato il giudice Illes Nanasi contestando la versione del suo avvocato secondo cui l'imputata stava cercando di difendersi - ha detto di voler ricorrere in appello: "Mi sono girata e ho visto diverse centinaia di persone che mi correvano incontro. Mi ha fatto incredibilmente paura".

 Durante l'udienza nella corte distrettuale di Szeged, la donna - licenziata dall'emittente per cui lavorava, dopo che le immagini che la riprendevano mentre dava i calci ai migranti avevano fatto il giro dei social - ha pianto a più riprese, denunciando di essere stata oggetto di minacce di morte e definendosi vittima di "una campagna di odio".

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