Egitto, due arresti per la morte di Regeni
Alfano: ora la verità. Domani salma a Roma

Lo studente italiano Giulio Regeni
Lo studente italiano Giulio Regeni
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Venerdì 5 Febbraio 2016, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 20:03

ROMA - La polizia egiziana ha arrestato due persone sospettate di aver avuto un ruolo nell'uccisione dello studente italiano Giulio Regeni. Lo hanno riferito fonti della sicurezza egiziana all'agenzia tedesca Dpa, senza chiarire se i due arrestati siano egiziani o stranieri. «Le agenzie di sicurezza - hanno spiegato le fonti - hanno raccolto indizi importanti sul caso, i quali dimostrano che si è trattato di un atto criminale non collegato al terrorismo». «I dettagli su questi indizi saranno resi noti entro alcune ore», hanno aggiunto le fonti.

La salma. Intanto arriverà domani alle 13 all'aeroporto di Fiumicino, proveniente dal Cairo, la salma del ricercatore italiano trovato morto mercoledì in Egitto. Il corpo sarà trasferito all' istituto di medicina legale La Sapienza dove sarà eseguita una nuova autopsia, disposta dalla procura di Roma che indaga per omicidio volontario. Il magistrato ha avviato una rogatoria internazionale per ottenere la trasmissione degli atti da parte dell'autorità egiziana che dovrebbe avvenire sotto forma di cortesia internazionale non essendoci trattati di assistenza giudiziaria tra i due Paesi. Il team di investigatori italiani che seguirà con le autorità egiziane le indagini sulla morte del giovane friulano arriverà al Cairo nel pomeriggio.

Gli investigatori italiani. Intanto con un volo Egyptair decollato da Roma, è giunto al Cairo il team di investigatori italiani che seguirà con le autorità egiziane le indagini sulla morte di Giulio Regeni. 

Alfano. Sulla morte di Regeni «noi abbiamo un solo obiettivo: la verità. Stanno partendo squadre di investigatori italiani per collaborare con la polizia egiziana e sono convinto che al Sisi non si sottrarrà alla collaborazione e che i buoni rapporti con l'Egitto siano un fluidificante che aiutino nella ricerca della verità». Lo ha detto il ministro dell'interno Angelino Alfano, al programma Agorà su Raitre. «Tutte le procedure saranno attivate - ha aggiunto - perché la giustizia sia severa con i responsabili».


 



L'autopsia. «Sarà completato in dieci giorni» il rapporto medico-legale egiziano definitivo su Regeni. Lo ha precisato intanto il ministro della Giustizia egiziano aggiunto, giudice Shaabane el Shami, citato dal sito al Masry al Youm. Il rapporto preliminare è stato rivelato in varie parti da media egiziani. E' stato riferito che Regeni aveva contusioni su tutto il corpo, un taglio all'orecchio, tracce di sevizie, un'emorragia interna e una frattura del cranio che ha causato l'emorragia interna provocando la morte.

Il «portavoce ufficiale del ministero degli Affari esteri» egiziano, Ahmed Abu Zeid, intanto ha dichiarato che i «contatti egitto-italiani di alto livello» avuti per svelare i moventi dell'omicidio di Giulio Regeni «riflettono la profondità e il carattere privilegiato dei rapporti» fra i due paesi e la loro «volontà di apprendere le ragioni di questo atto e il suo autore». Nella dichiarazione diffusa al Cairo, riferendosi al team di investigatori in arrivo, il portavoce ha confermato che la «missione italiana» è attesa nella capitale egiziana «per coordinarsi con le autorità egiziane competenti nelle ricerche» finalizzate a «svelare questo crimine».

Abu Zeid «ha confermato la preoccupazione delle due parti di scoprire le circostanze di questa vicenda partendo dalla cooperazione e dalla fiducia reciproca» nonchè dalla «necessità di non dare un'occasione a qualsiasi parte che vuole nuocere alle eccellentissime relazioni italo-egiziane e cerca di sfruttare questi eventi per suscitare false impressioni che non si basano su alcuna realtà, al fine di ottenere vantaggi ben noti a tutti», conclude la dichiarazione senza precisare meglio.

L'ambasciata. «È importante non dare a certi nemici l'opportunità di strumentalizzare la morte del giovane» Regeni e «minare» così «i rapporti stabili e eccellenti fra i nostri Paesi».
Così l'ambasciatore egiziano in Italia, Amr Helmy, che aggiunge: «ribadisco che le indagini saranno svolte con la massima trasparenza e collaborazione, in quanto la morte dello studente rappresenta un evento che ha colpito le istituzioni e l'opinione pubblica italiane». Il Cairo, ribadisce il diplomatico, tratta «il caso con la massima serietà e obiettività». «Assicuro - aggiunge Helmy - che tramite la nostra collaborazione identificheremo i responsabili che hanno commesso questo reato feroce e che saranno puniti in conformità alla legge». Nella serata di ieri, ricorda infine Helmy, il presidente Abdel Fattah Al Sisi ha telefonato al premier Matteo Renzi, presentando il profondo cordoglio dell'Egitto per la morte del ricercatore. L'episodio, afferma, «ha shoccato i nostri popoli. Da parte mia, rinnovo le condoglianze del governo egiziano alle istituzioni e al popolo italiano e ai familiari del giovane».



 

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