Giulia Tramontano, Impagnatiello piange in aula alla prima udienza. I familiari della ragazza: «Dategli l'ergastolo»

Giulia Tramontano, Impagnatiello piange in aula alla prima udienza. I parenti della ragazza: «Dategli l'ergastolo»
Giulia Tramontano, Impagnatiello piange in aula alla prima udienza. I parenti della ragazza: «Dategli l'ergastolo»
di Redazione web
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 12:14

Era il giorno della prima udienza del processo per l'omicidio di Giulia Tramontano, a carico di Alessandro Impagnatiello, il trentenne ex barman in un hotel di lusso. L'omicidio avvenne il 27 maggio 2023. E con l'aula stracolma è scoppiato il caos nella prima Corte di Assise di Milano: poco prima dell'inizio dell'udienza, i giornalisti e i curiosi sono stati fatti uscire.

La corte, dopo il caos organizzativo della prima parte dell'udienza, ha deciso, a seguito dell'intervento del presidente del tribunale Fabio Roia, di spostare l'udienza nella maxiaula della prima corte d'assise d'appello.

I giudici sono in camera di consiglio per decidere sulle richieste di costituzione di parte civile presentate dai famigliari, dal Comune di Senago, dall'associazione Penelope e dall'associazione campana Polis.

Impagnatiello presente

Impagnatiello è imputato per l'omicidio della fidanzata Giulia, incinta di sette mesi e ammazzata a Senago, nel Milanese, con 37 coltellate. Detenuto a San Vittore, è arrivato accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria. Sguardo basso, testa china, barba e baffi: il 30enne indossa un giaccone scuro, jeans e scarpe da ginnastica. Si è seduto sulla panca nella gabbia dell'aula della prima Corte di Assise.

 

L'imputato in lacrime

Per alcuni istanti Impagnatiello, seduto dentro la gabbia, ha pianto. Sul volto erano visibili le lacrime. È stato fatto presente che l'imputato non poteva essere ripreso, nonostante qualcuno abbia provato a girare video. Nel corso dell'udienza Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, ha guardato Impagnatiello più di una volta. Anche nella maxi aula della Corte di Assise d'Appello, dove è stata trasferita l'udienza, le telecamere e i fotografi sono tutti schierati. Ma la Corte ancora deve decidere se ammettere o meno le riprese del processo.

I familiari di Giulia in aula

I famigliari di Giulia Tramontano auspicano che la «condotta sia sanzionata come merita», ha spiegato il legale di parte civile Giovanni Cacciapuoti prima dell'inizio della prima udienza. La famiglia di Giulia chiede che venga condannato all'ergastolo. Nell'aula sono arrivati i familiari della vittima. Il padre Franco, la madre Loredana e il fratello Mario hanno raggiunto la sorella Chiara già presente. I parenti sono seduti in un banco tutti insieme. 

 

Ingroia avvocato del Comune di Senago

Coi cronisti, prima di entrare nell'aula, ha parlato anche l'avvocato ed ex pm Antonio Ingroia, che rappresenta il Comune di Senago, il quale chiede di essere parte civile. «È una scelta importante e coraggiosa quella del Comune - ha detto Ingroia - i cittadini di Senago sanno da che parte stare, si vuole incoraggiare tutti i Comuni di Italia a dimostrare che si sta dalla parte giusta». È evidente, ha aggiunto l'ex pm siciliano, la «premeditazione lucida e spietata, è un esempio di brutalità». Come per le condotte mafiose, ha proseguito, «c'e stata da parte sua la precostituzione di impunità». E infine: «Non credo che ci siano tracce o indizi su un vizio di mente, c'è stata lucidità nell'intento criminale». 

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