Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'Università di Milano e primario all'ospedale Sacco, in un'intervista alla Stampa, parla di «un inizio anno complicato che segue un 2020 ancor più difficile». Galli ritiene che «i continui tira e molla» non aiutino. «Mi riferisco per esempio alla trovata della riapertura delle scuole dopo Pasqua - spiega -: pur comprendendo tutte le difficoltà delle famiglie, prima di maggio sarebbe un errore».
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Il ministro Speranza a suo avviso «ha totalmente ragione. La vaccinazione sta ripartendo e se si riuscisse a intensificarla mantenendo le chiusure per un mese cambierebbe lo scenario». Galli si dice quindi fiducioso sul miglioramento della campagna vaccinale, «ma guardando ad altri Paesi mi rendo conto che non è mai abbastanza. Siamo in ritardo, anche se si sta facendo ogni sforzo possibile per recuperare».
«Se vogliamo portare avanti la vaccinazione, evitare problemi negli ospedali, diminuire il rischio di varianti e preparare un'estate come quella dell'anno scorso, dobbiamo imporci un serio e sacrificato mese di aprile», afferma l'esperto. Alla domanda su quando torneremo alla totale normalità, risponde: «Se va bene nel 2022. Due saranno i fattori determinanti: il mutamento del virus nel tempo e la nostra capacità di vaccinare tutto il mondo». Quando saremo tutti vaccinati potremo togliere le mascherine? «L'attuale vaccinazione ci protegge dalla forma grave della malattia - ribatte -, ma si iniziano a vedere dei casi di reinfezioni blande anche nei vaccinati», quindi «con il tempo e altri vaccini forse potremo toglierci le mascherine».