Marche fuori dalla zona rossa, martedì passano in arancione: ecco tutto quello che si può fare e cosa invece resta vietato

Marche da martedì in zona arancione: ecco punto per punto cosa si può fare e cosa invece rimane vietato
Marche da martedì in zona arancione: ecco punto per punto cosa si può fare e cosa invece rimane vietato
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Sabato 3 Aprile 2021, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 16:18

ANCONA - Le Marche tra quattro giorni lasceranno dopo un mese la zona rossa: restrizioni decise, oltre che dal governo, anche dal presidente Francesco Acquaroli visto l’aumentare dei contagi in quattro province su cinque. La novità sostanziale riguarda il ritorno in classe degli studenti, dopo l’esplodere delle varianti del Covid che hanno colpito soprattutto i giovani. Più libertà negli spostamenti ma solo all’interno dei Comuni.

Ma vediamo nel dettaglio quel che cambia aspetto per aspetto con i vademecum delle cose e delle azioni che possiamo compiere e di quelle che invece rimangono "vietate".

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COSA SI PUO' FARE

SCUOLA IN PRESENZA

Da mercoledì 7 aprile con le Marche in zona arancione riaprono tutte le scuole di ogni ordine e grado. La presenza sarà al 100% fino alla terza media, mentre per le scuole superiori sarà didattica a distanza al 50% e l’altra metà in presenza.

 SECONDE CASE

 In zona arancione è consentito andare fuori Comune per raggiungere la seconda casa a patto che non si trovi in zona rossa. Ma si può anche andare fuori regione per raggiungere la seconda casa (se non si trova in zona rossa).

Nelle Marche fino a lunedì è vietato raggiungere le seconde case per chiunque arrivi da fuori regione.

VISITE

Entrando in questa fascia, i marchigiani possono andare visitare parenti o amici - ma solo nel proprio Comune di residenza - una volta al giorno. Lo spostamento deve avvenire massimo in due persone, oltre ai minori di 14 anni su cui si esercita la potestà genitoriale e le persone non autosufficienti.

SPOSTAMENTI

In zona arancione ci si può muovere liberamente nell’ambito del proprio comune di residenza e rispettando l’orario del coprifuoco, ossia dalle 5 alle 22.

RIAPERTURE

I negozi possono riaprire così come parrucchieri, barbieri e centri estetici che in zona rossa sono entrati nell’elenco delle attività costrette ad abbassare le serrande. Si torna dunque ad una vita quasi normale seppure con il massimo rispetto delle regole antiCovid.

LOCALI

Ristoranti e bar continuano ad effettuare il servizio di asporto dalle 5 alle 22 (i bar senza cucina si devono fermare alle 18). È comunque consentito il servizio di consegna a domicilio che in questo caso non ha limite d’orario.

SPORT

È consentito praticare attività motoria e sportiva all’aperto nell’ambito del proprio Comune di appartenenza, mentre in alcuni casi particolari (runner e ciclisti) si può anche uscire dal territorio comunale: l’importante è che la destinazione finale coincida con la città di residenza.

PICCOLI COMUNI

Nei comuni con meno di 5.000 abitanti è consentito spostarsi entro i 30 km dal confine del proprio (anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso le città capoluogo.

FUNZIONI RELIGIOSE

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

MANIFESTAZIONI

Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica e a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento.

COSA NON SI PUO ' FARE

RISTORAZIONE

Anche in zona arancione non si può andare al bar o al ristorante: tali locali infatti possono riaprire solo in zona gialla esclusa dal provvedimento di Draghi fino al 30 aprile. Non è consentito prendere cibo o bevande da asporto dai bar dopo le 18 e dai ristoranti dopo le 22.

COPRIFUOCO

Non si può uscire di casa dalle 22 alle 5 senza motivi di lavoro, salute o urgenza. Nè si può uscire dal proprio Comune di residenza senza motivi di lavoro, salute, urgenza. È necessari portare con sè l’autocertificazione, anche se le forze dell’ordine hanno i relativi moduli da compilare.

IN AUTO

 È vietato spostarsi in auto in più di tre persone in caso di non conviventi. Nella parte anteriore dell’auto può stare soltanto il guidatore mentre per ogni fila posteriore sono ammesse al massimo due persone (alle estremità di fianco ai finestrini). Non si possono visitare amici e parenti più di una volta al giorno e andare in più di due adulti (con under 14 e perone disabili). È raccomandato non ricevere in casa più di due adulti.

LO SVAGO

E' vietato organizzare o partecipare a feste, che possono diventare una fonte di contagio importante nell’ambito dell’emergenza Covid. Ma è altrettanto vietato andare in discoteca o nelle sale giochi, tanto che il governo ha deciso di chiudere queste attività e al momento non ha deciso una data per la riapertura.

CENTRI COMMERCIALI

Restano chiusi nei weekend, ad eccezione dei negozi che svolgono attività fondamentali per la comunità. 

MUSEI E TEATRI

Continuano a restare chiusi musei, teatri ma anche i cinema. Il governo ha deciso di rinviare l’apertura di queste attività a dopo aprile, anche se è prevista una verifica a fine mese.

SPORT DI CONTATTO

Non sono consentiti in zona arancione gli sport di contatto. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale.

PALESTRE E PISCINE

 Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti che devono partecipare a competizioni di rilevanza nazionale.

CONCORSI

 Decisa la sospensione delle prove concorsuali pubbliche e private preselettive e scritte che però non si estende anche alle prove orali. Che si svolgeranno con numero ristretto e programmato di ingressi, uso di dispositivi di protezione individuale e nel rispetto della distanza di sicurezza.

MANIFESTAZIONI

Resta vietato lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, consentite soltanto in forma statica e a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento.

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