Coronavirus, 578 morti e 2.667 casi in più: la curva scende. Calo deciso delle terapie intensive e dei ricoverati

Coronavirus, 578 morti e 2.667 casi in più: la curva scende, deciso calo delle terapie intensive e dei ricoverati
Coronavirus, 578 morti e 2.667 casi in più: la curva scende, deciso calo delle terapie intensive e dei ricoverati
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 18:31

ROMA - Sale di altre 578 vittime il bilancio dei morti in Italia per conseguenze derivate dal coronavirus. Ieri il dato era di 602. È quanto ha diramato il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa nel consueto bollettino delle 18 di mercoledì 15 aprile.

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Ancora un dato in discesa quello dei nuovi casi, 2.667 in più rispetto a ieri, con una nuova crescita del numero di tamponi (oggi 43.715, quasi 20mila in più di ieri). La curva epidemica mostra quindi una ulteriore flessione. Consistente anche il calo delle terapie intensive (-107) e soprattutto dei ricoverati con sintomi (-368). Numeri ovviamente condizionati dal lieve miglioramento registrato in Lombardia che ha fatto segnare 827 casi in piu e -48 terapie intensive. 


IL BOLLETTINO DI OGGI

I casi Covid-19 accertati in Italia dall'inizio dell'emergenza sono ora 165.155 (2.667 in più rispetto a ieri), di cui 21.645 morti e 38.092 guariti, 962 nelle ultime ventiquattro ore. Il numero di attualmente positivi nel nostro Paese è di 105.418 persone, ieri era di 104.291, un aumento di 1.127 unità. I tamponi effettuati fino ad oggi sono 1.117.40443.715 nell'ultimo giorno (Ieri erano 26.779). 



Sono 3.079 i malati in terapia intensiva, 107 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.074 sono in Lombardia (-48). 27.643 sono poi ricoverati con sintomi, 368 in meno rispetto a ieri, e 74.696 (+1.602) sono quelli in isolamento domiciliare. 

«Per l'apertura serve la capacità del sistema di prevenire la diffusione del virus e garantire la sicurezza in strutture lavorative, famigliari che nei trasporti. Sull'utilizzo delle mascherine la raccomandazione dell'Oms permane per le persone che camminano in strada, non raccomandate, diverso in caso di assembramenti tra persone e nei luoghi di lavoro». Lo ha detto in conferenza stamoa il professor Ranieri Guerra, vicedirettore dell’Oms nonché membro del comitato tecnico scientifico al fianco del governo. 

I DATI REGIONE PER REGIONE 

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.921 i malati in Lombardia (558 in più rispetto a ieri), 13.577 in Emilia-Romagna (-201), 13.195 in Piemonte (+140), 10.789 in Veneto (+53), 6.417 in Toscana (+65), 3.464 in Liguria (-2), 3.097 nelle Marche (+2), 4.047 nel Lazio (+25), 3.087 in Campania (-7), 2.104 a Trento (+22), 2.573 in Puglia (+21), 1.394 in Friuli Venezia Giulia (+495), 2.081 in Sicilia (+10), 1.810 in Abruzzo (+10), 1.576 nella provincia di Bolzano (+12), 582 in Umbria (-40), 870 in Sardegna (-30), 819 in Calabria (+3), 548 in Valle d'Aosta (-11), 261 in Basilicata (-4), 206 in Molise (+6).

Quanto alle vittime, se ne registrano 11.377 in Lombardia (+235), 2.788 in Emilia-Romagna (+83), 2.015 in Piemonte (+88), 940 in Veneto (+34), 556 in Toscana (+18), 807 in Liguria (+14), 746 nelle Marche (+18), 311 nel Lazio (+11), 278 in Campania (+18), 318 nella provincia di Trento (+8), 288 in Puglia (+10), 212 in Friuli Venezia Giulia (+6), 181 in Sicilia (+6), 240 in Abruzzo (+8), 223 nella provincia di Bolzano (+9), 54 in Umbria (+1), 83 in Sardegna (+3), 71 in Calabria (+3), 121 in Valle d'Aosta (+3), 21 in Basilicata (+2), 15 in Molise (+0).

I tamponi complessivi sono 1.117.404, oltre 43mila più di ieri. Degli oltre un milione e centomila tamponi, circa 544mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

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