Coronavirus, il Governo verso la proroga dello stato di emergenza: «Fino al 31 dicembre». Che succede

Coronavirus, il Governo verso la proroga dello stato di emergenza: «Fino al 31 dicembre»
Coronavirus, il Governo verso la proroga dello stato di emergenza: «Fino al 31 dicembre»
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Venerdì 10 Luglio 2020, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 14:21

Coronavirus, l'emergenza non è ancora finita. Il premier Giuseppe Conte potrebbe infatti prorogare lo stato d'emergenza in Italia fino al 31 dicembre, per fare in modo di poter emanare, se ce ne fosse bisogno, nuovi Dpcm, i decreti del presidente del Consiglio che ci hanno accompagnato durante la fase 1 e 2 dell'emergenza Covid-19: lo scrivono oggi Simone Canettieri e Mauro Evangelisti sul quotidiano Il Messaggero, aggiungendo che la spinta arriva dal Comitato Tecnico Scientifico e anche al Ministero della Salute sono consapevoli che sarà un passaggio necessario.

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L'attuale stato d'emergenza, dichiarato il 31 gennaio - quando furono trovati i primi due casi di positività in Italia, i due turisti cinesi ricoverati poi subito allo Spallanzani - termina infatti il 31 luglio, tra poche settimane: il Governo dovrà dunque prendere una decisione a breve e l'idea è quella di prorogarla fino a fine anno, data la situazione attuale sia in Italia che all'estero. Nel nostro Paese, nonostante il calo dei casi, siamo ancora ben lontani dall'essere 'Covid-free', mentre nel resto del mondo la pandemia ha preso piede in maniera violenta, basti pensare al Brasile.

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Già in sede di conversione degli ultimi decreti erano stati tolti tutti i riferimenti temporali, per citare la formula «fino alla fine dell'emergenza». Favorevoli alla proroga sia il M5S sia il Partito democratico, meno convinta Italia Viva, che però non dovrebbe mettersi di traverso davanti a ragioni sanitarie, scrive Il Messaggero. Conte potrebbe anticipare la decisione ai leader del centrodestra che dovrebbero andare a colloquio da lui la prossima settimana: la Lega, tramite Matteo Salvini, avrebbe però già fatto capire di non vedere l'esigenza di una eventualità simile.



Quello che più preoccupa il Governo è la seconda ondata a settembre, o un allargarsi dei focolai che stanno spuntando fuori in varie aree del Paese. Inoltre prorogare lo stato di emergenza consentirebbe alla Protezione Civile un ruolo più centrale soprattutto in vista del ritorno a scuola: senza lo 'scudo' dello stato di emergenza infatti i provvedimenti da seguire tra gli studenti, come la mascherina o il distanziamento, rischierebbero di essere paralizzati nella loro applicazione.
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