Consiglio di Stato respinge appello:
Pdl Roma escluso da elezioni regionali

Renata Polverini
Renata Polverini
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Sabato 13 Marzo 2010, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 22:22
ROMA (13 marzo - Il Consiglio di Stato ha respinto l'appello presentato dal Pdl contro la mancata ammissione della lista provinciale di Roma. I giudici di Palazzo Spada hanno dichiarato improcedibile il ricorso. Questo vuol dire che i giudici non si sono espressi nel merito, sottolineando che non ci sono motivi per procedere. Ciò determina la definitiva esclusione della lista Pdl Roma dalle elezioni regionali.



I giudici di Palazzo Spada erano chiamati a pronunciarsi sulla sentenza del Tar che aveva respinto, lunedì, la richiesta di sospensiva presentata dal Pdl a Roma. Lo stop della Corte d'Appello è giunto dopo il ricorso contro il pronunciamento del tribunale di Roma che aveva rifiutato la seconda presentazione della lista Pdl, avvenuta ai sensi del decreto legge cosiddetto «salva-liste».



Le motivazioni dell'ordinanza: interesse Pdl già soddisfatto. «L'interesse alla presentazione della lista, inizialmente frustrato dalle prime determinazioni adottate dagli uffici elettorali, è stato soddisfatto a seguito dell'avvenuta accettazione del deposito in ossequio allo "ius superveniens" di cui a decreto legge 29/2010»: con questa motivazione il Consiglio di Stato ha dichiarato improcedibile l'appello del Pdl «per effetto del sopravvenuto difetto di interesse».

«L'interesse ad ottenere una statuizione interinale che consenta la presentazione della lista ai fini delle valutazioni di pertinenza dell'ufficio centrale circoscrizionale in merito alla relativa ritualità e completezza, risulta pertanto - si legge nell'ordinanza - già soddisfatto in ragione dell'attività amministrativa effettuata in attuazione della disciplina sopravvenuta di cui si è detto. La valutazione, in ordine all'ammissibilità della lista in ragione della documentazione è stata infatti effettuata, pur se con l'esito negativo della ricusazione, con i provvedimenti adottati il 9 e il 12 marzo scorsi rispettivamente dall'ufficio centrale circoscrizionale e dall'ufficio centrale regionale». Secondo il Consiglio di Stato, quindi, «alla luce dell'avvenuto soddisfacimento dell'unico interesse suscettibile di tutela nella presenta fase interinale, l'appello cautelare non risulta, in definitiva, supportato da necessario interesse».



Pdl: «Lunedì presenteremo nuovo ricorso al Tar». «L'improcedibilità ci dà la possibilità di ricorrere. Lunedì presenteremo ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento di esclusione della lista Pdl Roma disposto ieri sera dalla Corte d'appello» ha annunciato il responsabile elettorale nazionale del Pdl, Ignazio Abrignani, che in merito alla decisione del Consiglio di Stato, ha detto: «E' un passo avanti, finalmente c'è chiarezza sulle fonti normative. Si tratta adesso di smontare alcune inesattezze dette dall'Ufficio centrale regionale. Le prove che abbiamo portato non sono state valutate e, tra l'altro, siamo in grado di dimostrare che le conclusioni degli uffici del Tribunale e della Corte d'appello sono contraddittorie».



Polverini: avanti fino in fondo. «Avanti e fino in fondo, lo ha detto Berlusconi e lo ripeto io: se non c'è il Pdl a Roma sarà la lista civica di Renata Polverini a rappresentarlo. Io sarò presidente del Lazio» ha detto la candidata della maggioranza alla Regione Lazio Renata Polverini dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato.



Regione Lazio verso il ritiro del ricorso alla Consulta. «Anche il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Regione Lazio - dice il vice presidente della Regione Lazio, Esterino Montino - che ha sin dall'inizio, anche con una impugnativa davanti alla Corte costituzionale, ha sostenuto che il decreto salva-liste non poteva essere applicato nei confronti di quelle regioni che hanno una propria normativa in materia elettorale. Con il nostro ricorso alla Consulta avevamo chiesto anche la misura cautelare, è evidente che non ci sono più i presupposti e quindi sentirò il nostro collegio di costituzionalisti per verificare l'opportunità di ritirare la richiesta di una parte del ricorso, cioè quella della cautelare, e lasciare invece alla Consulta il giudizio definitivo sul contenuto del decreto».



Improcedibile anche l'appello del consigliere regionale uscente Fabio Desideri. Anche lui si era rivolto ai giudici amministrativi di secondo grado contro la mancata ammissione della lista provinciale del pdl.



Respinto l'appello presentato dal listino Roberto Fiore presidente. Con questa decisione il Consiglio di Stato ha escluso la lista regionale del leader di Forza Nuova.



Respinto appello contro Lista Formigoni. In precedenza era stato respinto l'appello presentato dalla Federazione della Sinistra contro la decisione del Tar della Lombardia di riammettere la lista "Per la Lombardia" di Roberto Formigoni alle regionali. Formigoni è quindi candidato alla presidenza della Regione Lombardia.



Formigoni: sentenza tombale. «Anche il Consiglio di Stato ci dà ragione ed è un'altra sentenza tombale, definitiva - ha commentato Formigoni - Ora basta con i ricorsi e con i confronti in tribunale. La parola torni alla politica: confrontiamoci sui contenuti».