Autovelox dei record a Cadoneghe: la dottoressa che ha preso 700 euro di multe in un mese offre assistenza medica ai multati: «Stress provocato dalle sanzioni»

Antonella Bordin: "Sono allucinata. Sto pagando quest‘ingiustizia con una gastrite e uno stress tremendi, che inficiano anche le mie prestazioni professionali".

Antonella Bordin accanto a Matteo Salvini
Antonella Bordin accanto a Matteo Salvini
di Serena De Salvador
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Domenica 13 Agosto 2023, 09:34

PADOVA - Non si placa la feroce polemica attorno agli autovelox della strada 307 a Cadoneghe, in provincia di Padova. I due apparecchi, installati poco più di un mese fa, hanno staccato oltre ventimila multe che nei giorni scorsi hanno cominciato a falcidiare gli automobilisti. Nel malumore crescente, mercoledì sera la tensione è arrivata alle stelle. Uno dei due velox, all’incrocio con via Donizetti, è stato fatto esplodere. E risulta manomessa anche la telecamera del secondo, sfondata con un proiettile di una pistola a pallini. Mentre le indagini proseguono a tutto campo per individuare i responsabili, venerdì sera oltre 150 multati si sono dati appuntamento per discutere l’ipotesi di una causa collettiva. E tra chi è fortemente critico sui due autovelox c’è anche una militante padovana della Lega, lo stesso partito del sindaco Marco Schiesaro, che ha però sempre sostenuto di essersi limitato a dare voce alle richieste di sicurezza di alcuni cittadini e che il via all’installazione degli apparecchi è stato appannaggio della prefettura.

LO SFOGO

Antonella Bordin vive all’Arcella (Padova) ed è medico di base a Trebaseleghe. Ogni giorno percorre la 307 per assistere i pazienti e nelle ultime settimane si è vista recapitare otto multe, per un costo di oltre 700 euro. Una situazione prostrante anche dal punto di vista emotivo e fisico, tanto che ha deciso di mettere la sua esperienza professionale al servizio di tutti i multati, offrendo loro supporto anche dal punto di vista medico, guardando pure all’ipotesi di muoversi per vie legali con una causa per i danni provocati dallo stress delle sanzioni. «Sono allucinata – spiega –.

Sto pagando quest‘ingiustizia con una gastrite e uno stress tremendi, che inficiano anche le mie prestazioni professionali. E come me ci sono tante, troppe, altre persone. Quella strada la percorro almeno due volte al giorno per assistere i miei 1.500 pazienti. E non lo faccio da poco: prima per dieci anni ho lavorato in guardia medica a Camposampiero, senza mai prendere una multa». Bordin sottolinea anche il peso che un tale ammontare di verbali ha sull’economia delle famiglie. «Vivo con mia figlia che per ragioni di salute non può lavorare e con i miei due nipotini. Inoltre ho un altro figlio gravemente malato – aggiunge la dottoressa –. Dobbiamo tirare avanti con il mio stipendio. Questi 700 euro sono tre mensilità del nido di mio nipote che non so come pagheremo. Immagino quanti altri siano nella mia stessa situazione».

LA STOCCATA

E non risparmia una stoccata politica, conoscendo bene l’ambiente. «Sono da molti anni militante della Lega, conosco bene il sindaco Schiesaro e ho affrontato con lui l’argomento, ma è stato inutile. Non c’è un confronto costruttivo. Si limita a dire che i velox sono stati chiesti da alcuni cittadini e che l’installazione è dipesa dalla prefettura. Ma lui stesso nel 2014 inveiva contro gli autovelox: ora dice l’opposto, quando il suo stesso segretario di partito (Matteo Salvini, ndr) ha una posizione opposta. Alla riunione dei multati è stato citato un documento in cui Schiesaro sosterrebbe che i proventi delle multe dei velox verranno impiegati per sistemare le strade: allora è questo il reale interesse al posto della sicurezza? Sono amareggiata anche dal fatto che altri esponenti della Lega locale non abbiano detto una parola sulla questione. Si poteva almeno pensare a una sanatoria». Per questo la dottoressa ha deciso di essere in prima linea a sostegno di chi, come lei, si è visto falcidiare dai verbali. «Mi metto a disposizione per chi ha bisogno di un consulto o di un aiuto medico a causa dello stress per la situazione – precisa –. Tachicardia, cefalea, disturbi gastrici sono condizioni debilitanti. Curare le persone è la mia vocazione e ovviamente lo farò senza scopo di lucro, se qualcuno avrà bisogno di me. E poi non escludiamo le vie legali: le medicine e lo psicologo costano, se ci sarà margine agiremo per i danni psicologici e lo stress che tutto ciò ci causa». 

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