Ashley, un senegalese ha confessato
"Lite dopo il sesso, non volevo ucciderla"

Ashley Olsen
Ashley Olsen
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Giovedì 14 Gennaio 2016, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 17:43

FIRENZE - Ha ammesso le proprie responsabilità il senegalese fermato la notte scorsa con l'accusa di aver ucciso Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta nella sua casa a Firenze.



L'uomo, Cheik Tidian Diaw, 27 anni, ha detto di non aver avuto l'intenzione di uccidere, di averla incontrata in un locale e di essere andato in casa con lei. I due - ha raccontato - hanno avuto un rapporto sessuale ma poi hanno litigato. Lui l'ha spinta e lei ha battuto la testa. I segni di strangolamento sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla. «Ashley Olsen e il senegalese fermato per omicidio Cheik Diaw avevano avuto un rapporto sessuale consenziente», ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo.

L'uomo fermato per l'omicidio di Ashley Olsen è un senegalese, irregolare. Contro di lui, ha detto il procuratore «ci sono gravissimi indizi di colpevolezza». Il fermo è scattato nella notte e l'uomo è stato interrogato fino alle 4. «Non c'è traccia di gioco erotico. È possibile che i due protagonisti non fossero lucidi». «Aspettiamo gli esami tossicologici su Ashley - ha detto - Abbiamo elementi per pensare che avessero assunto sostanze che non li rendevano lucidi, alcol di sicuro, forse altro. Non risulta che si conoscessero».

DUE FRATTURE AL CRANIO Ashley Olsen è morta per «strangolamento, ma la morte sarebbe sopravvenuta anche per altre lesioni: l'autopsia ha fatto rilevare due fratture al cranio», ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo spiegando che l'omicidio «ha avuto sia un'azione contundente, sia un'azione di strangolamento».

Tra le prove finali che hanno fatto scattare il fermo per il senegalese accusato dell'omicidio di Ashley Olsen «ci sono i risultati delle analisi del dna»., ha spiegato il procuratore aggiungendo che dalla «casa sono stati presi reperti biologici, un profilattico e una cicca di sigaretta nel bagno», che «grazie ad uno stratagemma degli investigatori è stato poi possibile comparare con il dna» del sospettato.

Tra gli indizi il procuratore Creazzo ha evidenziato che alcuni testimoni «hanno visto Ashley allontanarsi dalla discoteca Montecarla uscendo con il senegalese» ed altri testimoni «hanno visto il senegalese entrare nella casa della ragazza con la ragazza».

IN ITALIA DA POCHI MESI Il senegalese fermato è irregolare, incensurato, sconosciuto alle forze dell'ordine. «È in Italia da pochi mesi - ha detto il procuratore Creazzo - dove aveva raggiunto i fratelli». Creazzo, sottolineando l'aspetto che il senegalese è irregolare in Italia, ha detto che «in caso di fuga sarebbe stato difficilmente rintracciabile». «Purtroppo, anche a causa di una certa pressione mediatica, nelle ultime ore si stava rischiando di compromettere l'indagine, per questo ci siamo chiusi a riccio.

C'era il rischio di una fuga».

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