Superbonus sisma, il governo in retromarcia. Albano, sottosegretaria al Mef: «Solo monitoraggio per salvare i conti pubblici»

Il commissario Castelli: «Ho fatto presente di non volere essere lasciato solo»

Superbonus sisma, il governo in retromarcia. Albano, sottosegretaria al Mef: «Solo monitoraggio per salvare i conti pubblici»
Superbonus sisma, il governo in retromarcia. Albano, sottosegretaria al Mef: «Solo monitoraggio per salvare i conti pubblici»
di Marco Vannozzi
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Venerdì 29 Marzo 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 12:05
ASCOLI Il Piceno si è risvegliato ieri mattina con la paura: la bozza di un decreto legge in consiglio dei ministri annunciato mercoledì dal ministro Giorgetti aveva rischiato di trasformarsi in una mannaia per la ricostruzione. Lo stop al Superbonus costringerebbe anche le zone del cratere a rinunciare alla cessione del credito e allo sconto in fattura. La misura darebbe lo stop a 1.300 cantieri, tenendo in sospeso un finanziamento di circa 100 milioni di euro. Nell'area del cratere devono essere ancora presentate circa 20mila pratiche per 30mila abitazioni, 700 nuclei familiari circa percepiscono ancora il contributo autonomo di sistemazione o vivono nelle Sae.  


Il dietrofront


Dopo una giornata frenetica e la rivolta dei sindaci, nella serata di ieri l’annuncio della sottosegretaria al Mef, Lucia Albano: «Nel decreto Superbonus, in via di emanazione, non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti Superbonus sisma relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici». «Ho personalmente rappresentato al Governo le esigenze del cratere e la certezza di non essere lasciato solo- afferma il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli - . Il decreto consentirà ai proprietari degli immobili lesionati o distrutti dal sisma di continuare a sommare il contributo sisma alle agevolazioni offerte dal 110%. Le modifiche attese sul 110 non si applicheranno alle aree del sisma. Peraltro per le comunità del cratere l’uso del 110% si era reso necessario solo per integrare il contributo parametrico per la ricostruzione, dopo la fiammata inflazionistica che aveva fatto saltare ogni previsione di spesa, a fronte dell’aumento del 30-40% delle materie prime.

Mi auguro addirittura- conclude Castelli - che aggiornando il contributo sisma si possa rapidamente fare a meno del 110%, che per i proprietari degli immobili danneggiati si era proposto come strumento difensivo e integrativo (non certo speculativo) rispetto al contributo parametrico sisma». «Siamo da sempre al fianco delle comunità colpite dal sisma del 2016 e continueremo ad esserlo fino a quando non si tornerà alla normalità» dice il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. A Roma l'onorevole Giorgia Latini ha incontrato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: «Confermo l’attenzione della Lega alla mitigazione dello stop al superbonus per l’area del cratere sisma. Sostanziali le rassicurazioni avute dal ministro». 


I cantieri 


Il dato nelle Marche offre una fotografia ancora più ampia: tra gli 11.388 cantieri di ricostruzione privata avviati nella regione, sono circa 5.000 quelli che rischierebbero di chiudersi prima del tempo con gravissime ripercussioni sulla quotidianità degli oltre 10.000 nuclei familiari ancora in attesa di fare ritorno nella propria casa. E dopo l’annuncio del ministro Giorgetti ci sono già stati terremotati che hanno chiesto ieri mattina agli uffici di non avviare i cantieri. Temevano di pagare la ricostruzione di tasca propria senza più il paracadute dello Stato. «La situazione ci preoccupa anche perché non darebbe una strategia d'uscita per risolvere quanto in sospeso. Siamo certi che il commissario Guido Castelli saprà risolvere la questione, rendere meno difficoltoso l'impatto e garantire che la ricostruzione vada avanti», aveva sottolineato in mattinata Stefano Babini, presidente dell'Ordine degli ingegneri ascolani. Babini, già direttore dell'ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, è vice commissario per l'emergenza legata agli eventi alluvionali che hanno colpito le Marche. 

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