Assegnati 8 box su 10: il sindaco apre il Villaggio della piccola pesca

L'inaugurazione dei box
L'inaugurazione dei box
di Stefania Serino
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Sabato 29 Luglio 2023, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 12:09

SAN BENEDETTO - Consegnate le chiavi agli assegnatari di 8 dei 10 box destinati al rimessaggio delle attrezzature per la piccola pesca. Per il taglio del nastro in viale Pasqualini, giovedì, gli operatori della piccola pesca si sono dati appuntamento con il sindaco Antonio Spazzafumo, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Capriotti e l’assessore alla Pesca Laura Camaioni. Presente alla cerimonia di inaugurazione degli spazi anche la comandante della Capitaneria di porto Alessandra Di Maglio. 


L’iter


Un percorso lungo tra burocrazia e Covid.

Tutto è partito con l’assegnazione dei fondi comunitari Feamp. Da qui il progetto di dotare la città di spazi più funzionali a servizio piccola pesca, composta da operatori che svolgono la loro attività sottocosta e ormeggiano le loro imbarcazioni all’interno della darsena turistica. Dopo la conclusione dei lavori nel 2021, la procedura ha seguito passaggi che hanno impegnato tutto il 2022 e oltre metà del 2023. Approvato il regolamento in consiglio comunale, è stato determinato il canone di concessione. Con la pubblicazione del bando il Comune ha stilato la graduatoria degli assegnatari, a ciascuno di essi è stato abbinato uno spazio. Uno solo che aveva presentato domanda, si è poi ritirato.

«Portiamo a conclusione un progetto che la città attende da anni – dice il sindaco Spazzafumo - si chiude un iter tormentato sia in fase di realizzazione delle opere sia nella fase della loro assegnazione. Voglio ringraziare i diversi uffici che hanno lavorato per superare i tanti ostacoli. Lo spazio per la piccola pesca costiera meritava da anni una collocazione più dignitosa e la presenza di uno spazio destinato a servizi di supporto all’attività di cattura vera e propria valorizza questo villaggio come punto di attrazione anche turistico». Restano però ancora due box residui da assegnare, in parte ricadenti su area del demanio portuale.


Il procedimento


«Uno andrebbe ad un consorzio di gestione tra imprese della piccola pesca - spiega il vicesindaco Capriotti - per attività coerenti con la destinazione d’uso, mentre per l’altro box dobbiamo trovare con l’Autorità portuale la possibilità di farlo utilizzare ad altri operatori. Sono contento perché quell’area comincia a vivere con le persone che operano nella piccola pesca, per noi è una gioia ».

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