De Panicis: «L’amministrazione ha fatto bene, l’Europa tutela le micro imprese»

De Panicis: «L’amministrazione ha fatto bene, l’Europa tutela le micro imprese»
De Panicis: «L’amministrazione ha fatto bene, l’Europa tutela le micro imprese»
di Laura Ripani
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 11:40

SAN BENEDETTO Doveva esserci domani ma, a quanto pare, il summit è stato spostato. Restano, infatti, le tensioni tra i concessionari di spiaggia e una parte della politica che teme ripercussioni, da parte dell’Europa, per la mancata applicazione della Direttiva Bolkestein. Il Comune di San Benedetto, infatti, ha deliberato la proroga, come molte altre località abruzzesi mentre, al contrario, le capitali del turismo italiano, Rimini in testa, hanno deciso di iniziare le procedure per le evidenze pubbliche.

L’intervento

A fronte di una certa confusione, quindi, nell’applicazione della norma e in attesa delle elezioni europee che potrebbero incidere sugli equilibri del continente, ecco che Gaetano de Panicis, ex presidente dell’associazione albergatori ma anche concessionario di spiaggia, interviene nell’ennesima puntata di questa che da 20 anni è una vicenda che tiene i titolari degli chalet con il fiato sospeso e diversi italiani indignati per l’utilizzo delle spiagge, secondo loro, indebito.

«Le modalità di rinnovo o riassegnazione delle concessioni demaniali marittime sono competenza esclusiva dello Stato - conviene De Panicis -. Ma oggi c’è un’altra novità sulla questione che è stata sollevata proprio dall’Unione europea. Nel vecchio regolamento del 1942, infatti, i manufatti (gli chalet in muratura ndr) venivano incamerati dallo Stato per la difesa delle coste in caso di guerra. Questa esigenza, fortunatamente, non c’è più; quindi tutti i beni materiali e immateriali appartengono ai concessionari che le hanno realizzate attraverso gli investimenti. Così ha stabilito il Consiglio di Stato lo scorso 27 gennaio». Insomma, i concessionari avrebbero effettuato importanti investimenti in questi anni dunque, dice ancora De Panicis «devono essere quantificati e rappresentano il valore della azienda che poi sarà l’eventuale valore di subentro se non sarà dimostrata la non scarsità della risorsa (spiaggia)».

L’escamotage

Il governo italiano, infatti, sta cercando di dimostrare che nel nostro Paese non mancano spazi liberi per chi vuole realizzare uno chalet e quindi non si può applicare la Bolkestein che si occupa di concorrenza a fronte di un bene limitato. «L’Ue stessa - fa ancora notare De Panicis - con un trattato firmato da tutti gli Stati europei, il cosiddetto “Small business act” tutela le micro e piccole imprese. Personalmente non capisco la frenesia di andare a evidenza pubblica forse perché alcuni politici sono presi da ideologie prêt-à-porter che vanno bene quando si applicano agli altri poi invece quando toccano i loro interessi diventano magicamente più pragmatici». Quindi un assist alla giunta guidata dal sindaco Antonio Spazzafumo: «Ha fatto bene l’amministrazione ad essere realistica e a guardare l’interesse della città turistica e di tutti gli operatori».