Il segnale
Il segnale insomma è di un periodo autunno-invernale che potrebbe essere critico. Intanto, dal prossimo 1° novembre, scattano i provvedimenti anti-inquinamento coordinati dalla Regione Marche. Previsti divieti di circolazione per veicoli particolarmente inquinanti e forti limiti all’accensione di forni e camini a legna. Ma vediamo i dettagli della centralina. La soglia-limite giornaliera di polveri sottili Pm10, lo ricordiamo, è di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Ebbene, venerdì scorso, si è toccato quota 73. Dall’inizio dell’anno a oggi, i giorni con micro-polveri eccessive sono solo cinque. Dunque, è ben lontana la fatidica soglia delle 35 giornate all’anno con livelli di smog allarmanti. Un limite posto dalle leggi europee che tutelano la salute pubblica, oltrepassato il quale le varie amministrazione comunale convolte son chiamate a prendere nuovi provvedimenti anti-smog. Attualmente, la situazione è tranquilla. Ma non occorre abbassare la guardia. Anche perché, con l’accensione dei riscaldamenti, i prossimi mesi saranno quelli potenzialmente più difficili. Per questo, la Regione Marche (che coordina la lotta contro l’inquinamento) ha dettato delle linee-guida valide dal 1 novembre 2023 al 15 aprile 2024.
I controlli
-Sul fronte dei camini privati, la norma generale imporrebbe la non-accensione. Ma i controlli sono assai difficili, anche per via di un’eccezione che consente di ardere legna per cucinare. La polizia municipale dovrebbe entrare in un domicilio privato e la cosa è assai complicata. Insomma: ci si affida al buonsenso ed alla responsabilità delle persone. Ma le disposizioni regionali anti-smog indicano anche altre iniziative. Parliamo di contromisure da adottare nel caso in cui si dovessero registrare 5 “sforamenti” consecutivi ai limiti giornalieri di polveri sottoli Pm10 presenti nell’aria. Tra queste contromisure, c’è l’indizione di domeniche ecologiche (dunque blocchi domenicali del traffico) con connesso potenziamento trasporto pubblico ed eventuali convenzioni con taxi.