Gas Plus, il parere è nel mirino. L'opposizione di San Benedetto: «Ricorso alla Corte dei conti»

Luciana Barlocci e Giorgio De Vecchis
Luciana Barlocci e Giorgio De Vecchis
di Alessandra Clementi
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Giovedì 6 Luglio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 11:51

SAN BENEDETTO «Il parere tecnico è irrilevante e inconferente». Così il Tribunale amministrativo del Lazio ha definito la relazione tecnica che il Comune di San Benedetto ha allegato alla difesa, nel ricorso presentato dalla Gas Plus e che l’ente ha perso con addebito delle spese legali per 5mila euro. Appello che la multinazionale del gas aveva presentato contro il ministero della Transizione economica che le aveva negato la richiesta di proroga dei termini del progetto. Il parere commissionato dal Comune era costato 45.750 euro, tanto che la minoranza intende rivolgersi alla Corte dei conti. 


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Era lo scorso marzo quando, all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione, venivano prelevati dal fondo di riserva oltre 45mila euro per una perizia tecnica a supporto della difesa contro la Gas Plus, sostenendo che lo stoccaggio del gas non poteva trovare spazio in Riviera soprattutto a seguito degli episodi sismici registrati negli ultimi anni. Lo stesso studio di cui oggi il Tar afferma: «Quanto alle relazioni tecniche versate in giudizio risultano irrilevanti ai fini della causa, fanno riferimento ad aspetti non emergenti nel provvedimento impugnato e dall’altro inconferenti in quanto non hanno messo in luce alcun significativo mutamento del contesto ambientale di riferimento». 


L’affondo


A questo punto tuona Giorgio De Vecchis consigliere del Gruppo misto: «Siamo di fronte a un evidente spreco di denaro pubblico, non serviva questo supporto tecnico.

Non mancherà un esposto alla Corte dei conti. Nell’interrogazione che feci a gennaio già riportai il fatto che rispetto al momento del rilascio della Valutazione di impatto ambientale non fossero cambiati i parametri ambientali. Quindi era evidente che non servissero perizie, il nostro ruolo nella causa era solo di supporto al Ministero». Ma tutto questo aprirà le porte alla magistratura contabile a cui si rivolgerà l’opposizione. E sugli incarichi elargiti in questi anni è intervenuta anche la capogruppo Luciana Barlocci dicendo: «Il mandato assegnato per il parere tecnico sullo stoccaggio è solo uno dei tanti elargiti da Spazzafumo. Vogliamo parlare del Piano urbano della mobilità sostenibile? In quel caso prima è stata indicata la società quale la Links Foundation per poi indire il bando e ci si è resi conto che quella stessa impresa non aveva i requisiti richiesti dalla gara pubblica. Mi chiedo quale logica venga seguita nell’assegnazione di questi incarichi, conferiti a pioggia e senza alcuna linea».

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