San Benedetto, tante le richieste e problemi di spazio così nelle mense scolastiche della Riviera si mangerà a turno

San Benedetto, tante le richieste e problemi di spazio così nelle mense scolastiche della Riviera si mangerà a turno
San Benedetto, tante le richieste e problemi di spazio così nelle mense scolastiche della Riviera si mangerà a turno
di Alessandra Clementi
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Sabato 3 Settembre 2022, 06:15

SAN BENEDETTO - Addio ai lunch box ma si mangerà a turno. Rivoluzione per le mense scolastiche che affrontano un lento ritorno al periodo pre pandemia, vista anche la crescita della domanda del tempo prolungato da parte delle famiglie. 

 
 
I bambini non riceveranno più le pietanze delle mense scolastiche nei contenitori di plastica, introdotti nel corso della pandemia al fine di garantire maggiore igienicità ma che allo stesso tempo rendevano i cibi meno gradevoli, tanto che due anni fa piovvero lamentele per i bambini che iniziavano a lasciare cibo nei contenitori. Da quest’anno i lunch box non saranno più utilizzati, ma i piatti verranno preparati e sporzionati dagli operatori mense. Allo stesso tempo però va garantito il distanziamento e spesso gli istituti scolastici non hanno refettori abbastanza grandi per accogliere tutte le classi e garantire spazi tra un bambino e l’altro. Ecco allora introdotti i turni, di conseguenza le varie scolaresche mangeranno in orari diversi così da permettere di consumare i cibi in spazi ampi. Situazioni necessarie non tanto negli istituti più nuovi come l’Alfortville a Porto d’Ascoli dove le aule e lo stesso refettorio sono ampi, quanto nelle scuole con sale mense più ridotte. In questo modo si potrà andare incontro alle esigenze di tutti i ragazzi e delle famiglie sono sempre più numerose le richieste di poter accedere alle mense, tanto da aver registrato un aumento del 10% della richiesta, pari a un centinaio di ragazzi in più che accederanno al servizio. 

Abbandonare i lunch box significa anche ridurre i costi oggi dati dalle confezioni, le pellicole e i carrelli riscaldati per circa 200mila euro. A oggi sul territorio comunale insistono sette punti cottura ma l’amministrazione intende potenziare i punti mensa, viste le richieste, anche attraverso i fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Intanto si è messa in moto la macchina comunale per far ripartire il servizio mensa il prossimo primo ottobre, così l’amministrazione ha nominato la commissione che dovrà esaminare i 41 operatori destinati alle mense a tempo determinato e part time, e un’altra commissione per individuare un operatore tecnico chiamato a trasportare i pasti. Si spera che con l’addio ai lunch box si vada a superare anche i problemi che ci sono stati in merito al gradimento delle pietanze. Con i lunch box, infatti, zuppe, polpette, tortellini non potevano essere serviti. In passato sono stati redatti anche dei questionari per conoscere i gusti dei bambini che troppo spesso non coincidono con le tabelle nutrizionali proposte dall’Asur. 
 
Intanto la giunta ha approvato il dimensionamento della rete scolastica territoriale, dopo che nelle scorse settimane l’assessore all’istruzione Lina Lazzari ha incontrato i dirigenti scolastici. Atto richiesto dalla Provincia che poi sarà inviato ala Regione. Per l’anno scolastico 2022 – 2023 sono stati confermati i tre Istituti scolastici comprensivi. L’unica novità è che sia nell’Isc Sud che in quello Nord verrà inserito l’indirizzo musicale che sta avendo una grande richiesta.

Mentre alcune classi quinte avranno un’ora in più di rientro destinata al potenziamento dell’educazione fisica.

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